Depuratori del Garda: progetto confermato, scarichi nel Chiese
LAGO DI GARDA - La Cabina di Regia, presieduta dal Ministero dell’Ambiente e tenutasi ieri, ha recepito la relazione conclusiva dei lavori del Tavolo tecnico che conferma la validità del progetto e la piena compatibilità dei depuratori di Gavardo e Montichiari con la salute del Chiese.
Il Ministero dell’Ambiente invierà la relazione conclusiva dei propri consulenti tecnici ai membri del Tavolo tecnico nei prossimi giorni. La relazione contiene anche alcune prescrizioni che dovranno essere considerate nello sviluppo del progetto.
La Cabina di Regia ha quindi invitato l’Ufficio d’Ambito di Brescia a procedere con l’iter autorizzativo, convocando la Conferenza di Servizi preliminare prevista dal Regolamento regionale.
Infine, ha calendarizzato ulteriori sedute della Cabina di Regia per monitorare l’avanzamento delle attività da parte dei soggetti attuatori dell’Accordo ministeriale per la realizzazione delle opere.
Ricordiamo che nella Cabina di Regia siedono i firmatari dell’accordo di programma sottoscritto nel 2017 per promuovere il progetto, cioè Ministero stesso, Regioni Lombardia e Veneto, Ato Brescia, Ato Verona e Ats Garda Ambiente, associazione temporanea di scopo costituita nel 2015 dai Comuni benacensi.
I tempi dell’operazione? «Ato Brescia – spiega il direttore Marco Zemello – ora convocherà la Conferenza di servizi preliminare, che potrà concludersi entro fine anno». Poi altri passaggi, tra cui la Valutazione di impatto ambientale, per arrivare al progetto definitivo. «Facendo una previsione ottimistica – dice Zemello – potremo completare l’iter autorizzativo per la fine del 2021 e appaltare i primi stralci dell’opera nel 2022». Infine i lavori: «Entro altri 5 anni, quindi nel 2027, si potrà aver realizzato il depuratore di Gavardo e il collettore fino a Toscolano, in modo da dismettere la sublacuale, che è la priorità».
Ma i sindaci e i comitati del Chiese non hanno ovviamente deposto l’ascia di guerra e annunciano battaglie. Facile immaginare che ricorsi e sospensioni faranno dilatare i tempi.
Il progetto. Lo schema immaginato da Acque Bresciane, lo ricordiamo, prevede che Desenzano e Sirmione restino collegati a Peschiera (assieme ai veronesi); l’Alto Garda bresciano manderà invece i reflui al nuovo impianto di Gavardo, da realizzare vicino a quello che A2A sta già costruendo per la stessa Gavardo, Villanuova e Vallio; per il Basso Garda è invece previsto un depuratore a Montichiari.
In entrambi i casi con scarico nel Chiese.
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