A Lazise al via l’anno accademico dell’Università Popolare
LAZISE - Riparte dopo la forzata chiusura del febbraio scorso per Covid-19 l'anno accademico 2020-2021 della Università Popolare di Istruzione e Formazione.
Il primo appuntamento è in calendario per martedì 6 ottobre alle 20.30 alla Dogana Veneta con un ricordo particolare della poetessa Alda Merini. Sarà la professoressa Serena Dal Mas a tracciare la figura e quindi le opere della poetessa.
Altri diciannove appuntamenti con la Università Popolare, sempre nella giornata di martedì, però alle 17, a Pacengo presso il Centro Polifunzionale di via Croce Papale 2.
I temi trattati in questo anno accademico spaziano da Calvino ad Ottaviano Augusto a martin Lutero, non tralasciando la danza, Raffello Sanzio, a Giovanni Segantini fino alla musica di Antonio Vivaldi. Ancora, qualche tema sulla salute: parkinson ed Alzheimer, la salute a tavola. L’esistenzialismo cristiano e la vita oltre la morte. Infine le quattro rivoluzioni industriali e la visione di Adriano Olivetti ed il primo PC della storia.
La chiusura delle lezioni è prevista per il 23 marzo 2021 alla Dogana Veneta con Giacomo Lauro Volpi, un tenore dell’Ottocento nel Novecento verista. Nel corso della serata verranno presentati brani di opere e filmati a testimonianza del miracolo della sua voce a cura di Alessandro Volpi.
“Il calendario di quest’anno e le proposte culturali spaziano davvero a 360 gradi – spiega il coordinatore Arturo Parolini – e credo possano incontrare il gusto dei nostri soci. Purtroppo Covid- 19 ci ha bloccato ogni azione ancora a fine febbraio e abbiamo perso delle lezioni importanti. Speriamo davvero di recuperare il tempo perso. Anche quest’anno, con forte impegno, siamo grati all’assessorato alla cultura del Comune di Lazise ed alla Associazione Francesco Fontana per il sostegno e la condivisione delle nostre attività culturali. Tutte le elezioni, eccetto apertura e chiusura dell’anno accademico le terremo nel pomeriggio di martedì a Pacengo proprio per mantenere una location fissa nel rispetto delle distanze e delle norme anti Covid – 19 a cui ormai siamo abituati.”
Sergio Bazerla
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