Testimoni di Geova bresciani uniti ai loro confratelli russi perseguitati

BRESCIA - La persecuzione dei Testimoni di Geova in Russia: una preoccupazione internazionale per i Diritti Umani. Le loro presenza sgradita alla potente Chiesa ortodossa russa. Anche da Brescia appello al rispetto dei diritti umani.

Cinquanta studiosi di religioni, tra i più noti al mondo, hanno firmato una dichiarazione che chiede la fine immediata della persecuzione dei Testimoni di Geova in Russia, dove i fedeli sono regolarmente arrestati e condannati a pene detentive, e le loro attività di culto sono proibite.

La dichiarazione è stata presentata lo scorso 3 settembre in occasione di una conferenza online organizzata a Vilnius, in Lituania, sul fenomeno internazionale dell’opposizione ai Testimoni di Geova. I 13 relatori collegati in videoconferenza dai propri Paesi sono stati i primi a firmare il documento; a loro si sono poi aggiunti altri colleghi di tutto il mondo, tra cui esperti della stessa Russia e della Cina.

“Sembra che i Testimoni di Geova siano puniti in Russia a causa della loro crescita, che è sgradita alla potente Chiesa ortodossa russa”, ha commentato il sociologo italiano Massimo Introvigne, co-redattore della dichiarazione.

“Il governo e la Chiesa ortodossa russa possono non gradire il proselitismo”, ha aggiunto Alessandro Amicarelli, avvocato a Londra  specializzato in diritti umani e presidente della Federazione europea per la libertà di credo (Fob) oltre che co-estensore della dichiarazione, “ma la libertà di professare la propria fede e presentarla ad altri è parte integrante della libertà di religione ai sensi dell’articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti umani, che anche la Russia ha sottoscritto”.

I cinquanta studiosi hanno esortato “il presidente Putin e la sua amministrazione a intraprendere azioni per porre fine alla persecuzione sistematica e insensata dei Testimoni di Geova, una comunità di cittadini pacifici e rispettosi della legge che chiedono solo di praticare la loro fede in pace”. (ANSA).

Di seguito il link alla risoluzione, dove è possibile leggerne il testo e il nome degli esperti (anche italiani) che l’hanno sottoscritta: https://freedomofbelief.net/it/node/362

 

 

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