«Lavarsi spesso le mani o lavarsene le mani?». E ancora: «Essere negativi o negazionisti?», «Fermare il virus o fermare il sistema sanitario?», «Evitare i luoghi affollati o affollare le terapie intensive?».
Sono le domande shock della nuova campagna di regione Lombardia per sensibilizzare sui comportamenti ritenuti necessari per fermare il contagio.
Distanziamento sociale, igiene delle mani e utilizzo corretto delle mascherine per coprire naso e bocca a oggi costituiscono l’unica misura di contrasto al Covid-19, in attesa del rilascio dei vaccini. A partire da questa unica certezza sul virus, Regione Lombardia lancia la campagna di sensibilizzazione “The Covid Dilemma”, un invito ad osservare sempre poche e semplici regole per il contenimento della pandemia in corso.
La campagna di comunicazione della Regione Lombardia si pone come obiettivo principale la corretta diffusione di informazioni utili ai cittadini. Con il claim: “La scelta è tua, ma le conseguenze riguardano tutti noi. Aiutaci a contenere la diffusione del Coronavirus, prima che sia troppo tardi”. Un chiaro riferimento alla libertà individuale legata a doppio filo con la responsabilità morale e materiale nei confronti della collettività e del primario bene comune. Ovvero la salute di tutti i cittadini.
Regione Lombardia intende promuovere, inoltre, l’importanza di utilizzare tutti i provvedimenti raccomandati dall’Oms e dal Ministero della Salute come misure di prevenzione dal contagio. Un vero e proprio appello al senso di responsabilità che il presidente Attilio Fontana vuole rivolgere a tutti i lombardi per fermare l’incessante diffusione del virus.
Destinatari del messaggio sono tutti i cittadini lombardi, gli studenti, gli anziani, i bambini e gli adulti, chiamati singolarmente alla tutela della salute pubblica attraverso un atto di responsabilità, nella consapevolezza che in questo momento l’agire individuale interessa un’intera collettività. Alcuni quesiti inducono a riflettere sulla possibilità di optare per una scelta che tolga spazio a ogni dilemma.
Tenuto conto del target di riferimento, è stata ideata una campagna informativa, dai toni diretti ma non accusatori, che prevede affissioni, spot televisivi e diffusione web nei prossimi giorni su tutto il territorio lombardo.