Turismo: nel bresciano in luglio e agosto arrivi -32%, presenze -36%
BRESCIA - La Provincia di Brescia ha fornito i primi dati provvisori relativi ad arrivi e presenze nei mesi di luglio e agosto 2020. Come prevedibile l’impatto della pandemia ha avuto notevoli ricadute negative.
Sono i turisti italiani che hanno scelto per le loro vacanze le località turistiche lombarde a compensare anche se non completamente, la caduta del turismo internazionale: la contrazione degli arrivi in Lombardia risulta pari al 38% per gli italiani e al 78% circa per gli stranieri nel mese di luglio mentre ad agosto la situazione migliora per gli italiani risultando pressocché allineata al dato dello scorso anno, gli stranieri invece sono ancora in forte diminuzione (-59%).
Le diverse entità delle variazioni tra arrivi e presenze, minori tra i primi rispetto ai secondi, sono indicatrici di una preferenza per soggiorni di durata in media superiore al passato.
Le località privilegiate dagli italiani sono state quelle lacuali, il Garda in particolare, ma anche le due sponde del lago di Como. Segnali incoraggianti sono stati registrati anche nel cremonese e nel pavese.
Al contrario i territori più colpiti sono ancora le città d’arte e quelle legate al turismo di tipo business, in particolare l’area milanese.
Brescia e i bresciani (Fonte Ufficio Turismo Statistica – Provincia di Brescia)
Relativamente alla nostra provincia, nonostante i segni meno nelle percentuali, come per tutte le altre della Lombardia, le perdite si assestano complessivamente a circa -32% sugli arrivi e -36% circa sulle presenze; percentuali migliori si segnalano solo nelle province di Pavia, Sondrio e Cremona (solo per le presenze) che però presentano una situazione ricettiva molto inferiore alla nostra.
I primi dati provvisori, con specifico riferimento ai “turisti bresciani” che hanno scelto di rimanere nel nostro territorio per le loro vacanze estive, registrano nei mesi di luglio ed agosto 2020 oltre 54.000 arrivi.
L’area che ha visto muovere il maggior numero di “turisti bresciani” è stata l’Area Territoriale Brescia e Hinterland, con la città di Brescia che fa da traino con oltre 12.000 arrivi (circa il 20%), seguita dall’Area Territoriale Pianura Bresciana.
Ad esclusione di Brescia, i comuni con il maggior numero di bresciani-turisti in provincia appartengono, invece, all’area della Val Trompia: Lumezzane, Gardone Val Trompia seguiti da Concesio, Nave e Sarezzo.
Si può facilmente ipotizzare che i bresciani si siano spostati sul Lago di Garda o in Valle Camonica, dato verificabile con la chiusura dell’anno statistico 2020.
I commenti sono chiusi.