Busto del duce sul bancone, protesta l’Anpi

MONIGA - Sul bancone di un bar del paese un busto di Mussolini. L'Anpi insorge: «Si tratta di una persistente e impunita apologia ideologica e commerciale del fascismo che deve essere resa illegale».

Ecco il comunicato diffuso dall’Anpi di Desenzano: “Cogliendo l’occasione del fatto accaduto in un bar a Moniga, dove il busto di Mussolini, faceva bella mostra di sé, auspichiamo che al più presto possa essere resa illegale questa propaganda fascista che richiama costantemente al Ventennio e al nazismo.

Per questo motivo chiediamo di sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare recentemente depositata presso la Cassazione dal titolo “Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti”, che consentirà di punire in modo certo coloro che si rendono responsabili di propagandare in qualsiasi modo, le ideologie fasciste e naziste e di produrre e vendere oggetti con simboli che si richiamano a quelle ideologie.

Cercheremo – fa sapere l’Anpi -, ove possibile e compatibilmente con le regole anti-covid, di predisporre banchetti sul territorio per la raccolta delle firme. Occorre andare a firmare e invitare gli amici e tutti i democratici a farlo.

Auspichiamo inoltre che tutte le amministrazioni del basso Garda si rendano partecipi e si attivino per semplificare e per rendere più facile e fruibile il processo per la firma dei moduli che servono per sostenere tale legge.

In questo modo dovrebbe cessare l’ipocrisia di considerare busti, gadget, bottiglie, cartoline, accendini, calendari, articoli di abbigliamento con immagini e motti del regime mussoliniano libere manifestazioni del pensiero e quindi, un diritto individuale riconosciuto dalla Costituzione, con la conseguenza – conclude il comunicato dell’Anpi – che se ne debba tollerare il proliferare nei luoghi pubblici in quanto parte della libertà democratica, trattandosi invece di una persistente e impunita apologia ideologica e commerciale del fascismo».

 

 

I commenti sono chiusi.