Aumenti volumetrici, Toscolano stoppa la “deregulation” urbanistica

TOSCOLANO MADERNO - Con la delibera approvata in Consiglio comunale martedì 11 novembre, il Comune di Toscolano Maderno ha evitato l’avvento di una “deregulation” urbanistica introdotta da norme legiferate da Regione Lombardia.

«La legge regionale che avrebbe innescato il rischio, ora scongiurato – spiegano in municipio – è la n. 18 del 2019, che intende promuovere la “rigenerazione urbana” dei siti abbandonati e con criticità».

«In realtà alcuni articoli riguardano interventi su tutto il patrimonio edilizio esistente, previsione che, di fatto, vanifica ogni regolamentazione comunale. Per arginare una potenziale scappatoia normativa, con la delibera comunale voluta e proposta dall’assessore all’Urbanistica, Ermanno Benedetti, sono state escluse le zone più sensibili del territorio (colline, montagne, centri storici e fascia a lago, non potendo peraltro escludere l’intero Comune) dall’applicazione di un incremento volumetrico fino al 20% utilizzabile anche in deroga a qualsiasi norma comunale per altezze, distanze, rapporti di copertura, permeabilità dei terreni, tipologie e morfologie».

«Questa scelta – fa inoltre sapere l’Amministrazione – è stata inoltre corredata da ingenti riduzioni degli oneri che il Comune ha stabilito e modulato per gli interventi ritenuti virtuosi. Pochi comuni stanno provvedendo con delibere da approvare entro il 14 novembre 2020, anche per il fatto che tale termine è stato definito “ordinatorio”, ma dal 15 novembre 2020 gli effetti entrano in vigore “ex lege”, quindi con le conseguenze, potenzialmente dannose, sopra citate. Un territorio dall’alto valore paesaggistico come quello toscomadernese, già abbondantemente edificato, non poteva permettersi di correre un simile rischio. L’auspicio è che anche altri comuni gardesani seguano presto l’esempio di Toscolano-Maderno, per evitare spiacevoli ripercussioni su un territorio, quello del Benaco, già teatro di inutili e deturpanti speculazioni edilizie».

 

 

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