«Grazie ai sacrifici dei Lombardi – scrive Fontana -, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali. A breve la decisione del Governo».
Ora si attende l’ufficialità dell’ordinanza del ministro della salute Roberto Speranza.
Ieri sera il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha avuto un colloquio telefonico con il ministro della Salute, Roberto Speranza. Ha dichiarato Fontana: «Ci siamo lasciati con l’impegno di riaggiornarci molto presto per verificare quella che realmente può essere la data giusta per allentare le misure restrittive nella nostra regione. Com’è nel nostro modo ormai consolidato di rapportarci, ci siamo parlati senza tatticismi politici o retropensieri. Con il solo intento di far prevalere il bene comune per i nostri cittadini. Sia per quanto attiene alla loro salute, sia per ciò che concerne la situazione economica».
Con il passaggio della Lombardia in zona arancione cambieranno alcune regole, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti. Sarà possibile spostarsi liberamente all’interno del proprio comune senza autocertificazione, rispettando però gli orari imposti dal coprifuoco. Dalle 22 alle 5 del mattino gli spostamenti restano consentiti solo in caso di necessità, per lavoro o in caso di emergenza. Restano vietati gli spostamenti fuori dal proprio comune.
Rimangono invece chiusi al pubblico bar pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie (ad esclusione delle mense e del catering) che possono continuare a effettuare esclusivamente servizi d’asporto (fino alle 22) e a domicilio. Permane, di conseguenza, anche il divieto di consumare cibo e bevande nella adiacenze dei locali.
A poter aprire in area arancione sono invece i negozi di tutti i tipi (non più soltanto quelli alimentari), compresi quelli di estetica e i centri commerciali (che però rimangono chiusi nei giorni festivi e prefestivi).
Scuola: non ci sono cambiamenti per gli istituti superiori e professionali: anche in area arancione è prevista la didattica a distanza al 100per 100. Rimango aperte, ovviamente, scuole elementari e dell’infanzia. Per quanto riguarda le medie, le lezioni dovrebbero tornare a essere in presenza anche per gli allievi di seconda e terza.
In ogni caso, si attendono le indicazioni ufficiali dell’ordinanza del ministero della salute.