Colà, il presepe degli alpini fra le radici del gelso del 1615
LAZISE - Gli alpini non demordono ed anche quest'anno hanno voluto realizzare il loro presepe. Semplice, tradizionale, ma unico essendo incastonato fra le radici dell'antico "moraron", una longeva pianta di gelso, risalente all'anno 1615, simbolo della longevità e della natura.
L’antico ” moraron” nella Corte al Volto, in piazza Pozzo, è un vero e proprio emblema per i colatini, la cui storia e longevità sono state studiate lungamente ed ampiamente anche dai docenti dell’Università di Firenze.
“E’ per noi una tradizione che deve continuare – spiega il capogruppo delle penne nere Claudio Brusco – perchè questo presepe inserito fra le radici e la corteccia di questa antichissima pianta rappresenta la caparbietà degli alpini proprio come questo gelso che da più di 400 anni vive e vegeta a Colà.”
Stupendo poi la sera quando le luci illuminano pastori e pecorelle e la grotta della natività. E’ meta continua di gente, di turisti, di passanti che gustano ed assaporano un presepe completamente innovativo, diverso, incuneato fra i legni di una pianta che per certi impressiona per la sua ampiezza e longevità.
Il presepe degli alpini è protetto di notte in quanto è allestito all’interno della corte del vecchio castello ed un poderoso cancello fa da baluardo e lo fa solamente intravvedere mentre di giorno è aperto a tutti.
“Ce lo invidiano, è vero- conclude Brusco – perchè è semplice ed unico nel suo allestimento che di fatto rappresenta una sorta di grotta naturale ma lignea rappresentata dall’immenso tronco del gelso.”
Sergio Bazerla
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