L’olio di d’Annunzio in vendita da Peck a Milano
GARDONE RIVIERA - Torna sul mercato il pregiato «Oleum Vatis», l’olio extravergine prodotto con le olive dall’oliveto storico del Vittoriale degli Italiani. E' in vendita anche da Peck a Milano, punto di riferimento milanese per il buon cibo e per i gourmand di tutto il mondo dal 1883.
«Olio con sapiente arte spremuto dal puro frutto degli annosi olivi che cantan – pace! – in lor linguaggio muto».
Le parole di Gabriele d’Annunzio annunciano il ritorno sul mercato del pregiato «Oleum Vatis», l’olio extravergine prodotto con le olive dall’oliveto storico del Vittoriale degli Italiani. Una produzione curatissima e di nicchia, di sole 1.600 bottiglie da 250 ml, scrupolosamente numerate a mano, quasi da collezione.
Dopo la stagione di magra del 2019, con produzione azzerata, la campagna 2020 ha potuto contare sulle abbondanti olive maturate alla perfezione sulle 500 piante dannunziane, molte delle quali secolari, per le quali la Fondazione presieduta da Giordano Bruno Guerri ha avviato tre anni or sono, in collaborazione con la Società Agricola Il Cavaliere di Salò, un programma di recupero, cura e salvaguardia che ora regala i suoi preziosi frutti. L’olio del Vate della campagna olivicola 2020, delizia per pochi eletti con un prezzo commisurato all’esclusività del prodotto (21 euro per un quarto di litro), ha fatto il suo esordio sul mercato in questi giorni.
Dato che il Vittoriale è chiuso per le norme anti contagio, lo si acquista online, direttamente tramite il sito dell’azienda che lo produce, olioilcavaliere.bio.
«Quest’anno c’è una novità: l’Oleum Vatis è disponibile anche negli esclusivi negozi di Peck a Milano, storico punto di riferimento per i gourmand», annuncia Massimiliano Basile, che con Simone Bonzanini ha fondato nel 2014 l’azienda olearia salodiana, chiamandola Il Cavaliere, nome che si rifaceva ad una nobiltà d’animo tipica di quel mondo del volontariato in cui erano cresciuti i due fondatori.
Un’azienda giovane, dunque, che in tempi rapidissimi si è imposta sul mercato per la qualità del suo prodotto. Non a caso nel 2018 è stata scelta dal Vittoriale per un’operazione impegnativa quanto ambiziosa, dal valore culturale ancor prima che commerciale: il recupero dallo stato di abbandono nel quale gli olivi del poeta erano caduti nel corso dei decenni.
Parliamo di piante che crescono a ridosso di strutture monumentali, statue e fontane, rendendo una sfida unica e impegnativa ogni operazione necessaria al mantenimento dell’uliveto e alla raccolta delle olive. Ma la sfida è stata vinta.
Nel 2018 la prima campagna olearia sperimentale e i primi riscontri sul mercato. Ora, dopo un 2019 senza raccolta, 1.600 bottiglie di Oleum Vatis sanciscono il ritorno alla produttività di questo uliveto storico e riportano sulle tavole dei buongustai uno degli extravergini più esclusivi al mondo.
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