Se il 2019 sarà ricordato per la scarsa produzione di olive, il 2020 registra invece in Trentino un’annata record. È quanto emerge dai dati raccolti nell’Alto Garda dal Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach, presso i sei frantoi presenti nella “Busa” tra Riva e Arco: oltre 4.000 tonnellate di olive prodotte, con una produzione di olio di oliva extravergine che supera le 500 tonnellate, e una resa media in olio di circa il 12,5%.
La produzione risulta superiore di quasi un 40% rispetto al record stabilito nel 2018 con poco meno di 2.900 tonnellate.
L’olivicoltura del Trentino assieme a quella delle regioni produttive del nord est italiano e della Slovenia saranno al centro dell’incontro in diretta streaming in programma giovedì 14 gennaio, alle ore 17, sul canale youtube della Fondazione Edmund Mach.
Il convegno, organizzato da Associazione Interregionale Produttori Olivicoli, Fondazione Edmund Mach, Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia e Istituto Agrario e Forestale di Nova Gorica, nasce con l’obiettivo di presentare un resoconto finale del lavoro eseguito durante la stagione produttiva 2020 ed, in particolare, dalla esigenza di confronto e coordinamento tra queste aree olivicole sui problemi che l’olivicoltura presenta e sulla necessità di ridurre gli interventi fitosanitari, cercando di fornire risposte territoriali e precise agli agricoltori sui principali patogeni/parassiti.
“Benché la superficie e la dimensione economica dell’olivicoltura trentina non siano comparabili con quelle delle due principali nostre colture, il melo e la vite, essa riveste una significativa importanza per l’impatto nella caratterizzazione del paesaggio e per il contributo all’integrazione del ricco paniere dei prodotti del Garda trentino, elementi che qualificano e rendono unica la vocazione turistica del basso Sarca e della riviera gardesana – spiega il dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Claudio Ioriatti-. L’incontro sarà quindi un’occasione di apprendere come vecchie problematiche, come è il caso della mosca dell’olivo, e nuove emergenze fitosanitarie, come è il caso della cimice asiatica o dei vari disseccamenti ascrivibili a associazioni fungine fra cui la Botryosphaeria, siano state gestite nei quattro areali produttivi qui riuniti.
L’incontro, che vede coinvolto il Centro Trasferimento Tecnologico FEM, sarà visibile al seguente link www.youtube.com/fondazionemach
Programma
Giovedì 14 gennaio 2021 ore 17.00 – www.youtube.com/fondazionemach
17.00 Saluti di apertura
Albino Pezzini – Presidente AIPO, Associazione Interregionale Produttori Olivicoli
Paolo Tonello – Direttore del Servizio fitosanitario e chimico, ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica, ERSA Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia
Claudio Ioriatti – Dirigente Centro Trasferimento Tecnologico, Fondazione Edmund Mach
Branimir Radikon – Direttore Istituto Agrario e Forestale di Nova Gorica (Kmetijsko gozdarski zavod Nova Gorica)
17.10 Resoconto fitosanitario 2020 in Slovenia: prime esperienze di cattura massale della
mosca dell’olivo
Matjaž Jančar, Marko Devetak – Istituto Agrario e Forestale di Nova Gorica / Kmetijsko gozdarski
zavod Nova Gorica (Kmetijsko gozdarska zbornica Slovenije)
17.30 Resoconto fitosanitario 2020 in Veneto: approfondimento sulla Botryosphaeria
dothidea
Enzo Gambin – AIPO (Associazione Interregionale Produttori Olivicoli)
17.50 Resoconto fitosanitario 2020 in Friuli Venezia Giulia: olivicoltura biologica ed impiego del caolino per il controllo della mosca dell’olivo
Marco Stocco, Gianluca Gori – ERSA (Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale), Servizio Fitosanitario
18.10 Resoconto fitosanitario 2020 in Trentino: la cimice asiatica nell’olivicoltura trentina
Michele Morten – Centro Trasferimento Tecnologico, Fondazione Edmund Mach
18.30 Dibattito (domande via Whatsapp o SMS al numero 335 8484120)
19.00 Chiusura
Modera l’incontro: Prof. Lanfranco Conte