«Un rinvenimento molto importante per la nostra città», ha commentato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono.
Che aggiunge: «Si tratta di due pietre miliari con iscrizione, una colonna di 2 metri e mezzo con iscrizione e un altare. Una delle pietre miliari riporta la distanza 2 miglia, corrispondente circa a quella dalla zona del Foro Romano.
Le pietre miliari che sono esposte a Santa Giulia, così mi ha spiegato Francesca Morandini entusiasta per la scoperta, sono state trovate in Franciacorta e sul lago; queste sono le prime così vicine alla città. Ora – conclude Del Bono – con la Soprintendenza Archeologica si penserà alla valorizzazione di questo importante rinvenimento».
Ad essere tornati alla luce, dopo secoli, sono due cippi miliari in pietra di 1,60 e 1,80 metri, una colonna miliare lunga due metri e mezzo e una piccola ara, cioè un altare, con epigrafi.
Sono reperti che risalgono al III secolo avanti Cristo. Il ritrovamento, come detto, è avvenuto in via Milano, una delle arterie viarie principali di ingresso e uscita dalla Brixia romana.
Su uno dei cippi, l’indicazione del numerale II, rimanda a due miglia, che corrispondono esattamente ai circa 2,8 km che separano il punto del ritrovamento dal cuore della città romana, l’area del foro e il Capitolium.
I materiali sono stati recuperati e nelle prossime ore verranno puliti, studiati e restaurati. Su tutto il cantiere è attivo un presidio archeologico coordinato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, che individuerà quanto prima lo spazio più adeguato per una corretta esposizione e valorizzazione dei reperti.
Tutte le attività sono effettuate sotto la direzione scientifica della dott.ssa Serena Solano, funzionario archeologo dell’Ente.