Il Trentino verso la zona bianca?
TRENTINO - Alcuni organi di stampa ipotizzano che la Provincia autonoma di Trento, attualmente in zona gialla, possa passare, viste le stime sull’indice Rt, nella zona bianca, introdotta nell’ultimo Dpmc e caratterizzata da un basso livello di rischio e meno restrizioni.
La “zona bianca” è caratterizzata da un «livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti».
Pare che il Trentino possa diventare la prima area italiana a rientrare in tale parametri. Ma le preoccupazioni sui possibili spostamenti verso le seconde case preoccupano.
«Attendiamo questo fine settimana – ha dichiarato all’Ansa il dirigente generale della Protezione civile del Trentino, Raffele De Col – ed eventualmente, se la situazione seconde case non è gestibile in un modo compatibile con i comportamenti e la diffusione del contagio, vedremo di intervenire. Anche perché qui fortunatamente i dati stanno scendendo tanto che stiamo puntando alla zona bianca“.
Aprendo alle seconde case si temono afflussi da regioni a livello di rischio più alto. Il maggior numero di seconde case in Trentino sono di persone residenti in Lombardia ed Emilia Romagna.
I dati del contagio in Trentino
Ieri, giovedì 21, sono stati comunicati 7 decessi, 51 positivi al molecolare, 113 all’antigenico, 4.000 tamponi, 12.371 vaccinazioni, 238 nuove guarigioni
Da una parte la conferma anche ieri della diminuzione dei ricoverati covid in ospedale, dall’altra i nuovi 7 decessi registrati oggi nel bollettino dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. È una guerra lunga e difficile quella contro il Sars-CoV-2, ed i numeri lo testimoniano giorno dopo giorno. Ieri ad esempio i circa 4.000 tamponi e le oltre 12.000 vaccinazioni ci parlano del grande impegno delle strutture sanitarie trentine. Ma ci sono sempre nuovi contagi a ricordarci che il virus mantiene intatta la sua pericolosa capacità di propagazione: 51 i nuovi positivi al molecolare, 113 quelli all’antigenico.
Le verifiche col molecolare confermano la positività anche per 191 persone il cui contagio era stato rilevato nei giorni scorsi dall’antigenico.
Dei nuovi positivi di ieri, 75 sono privi di sintomi evidenti ed altri 75 sono classificati come pauci sintomatici. Ci sono anche oggi 25 nuovi casi fra bambini e ragazzi in età scolare (con 24 classi messe in quarantena), e tra loro 7 hanno meno di 5 anni.
Fra gli over 70 invece i contagi oggi si fermano a 26 nuovi casi.
Continua il lento miglioramento nei reparti ospedalieri dove ieri si sono registrate 26 dimissioni contro 11 nuovi ricoveri. Il totale dei pazienti covid scende quindi a 279 (ieri erano 297) di cui 43 in rianimazione (1 in più rispetto alle ultime 24 ore).
Negli ospedali si sono verificati anche 3 dei 7 decessi registrati oggi: si tratta di 3 uomini e di 4 donne di età compresa fra gli 80 ed i 99 anni.
2.534 i tamponi molecolari analizzati ieri (1.457 all’Ospedale Santa Chiara e 1077 alla Fem) ai quali si aggiungono i 1.502 notificati all’Azienda sanitaria.
Quanto ai vaccini, stamattina le dosi somministrate hanno raggiunto quota 12.371, di cui 3.227 ad ospiti di residenze per anziani. Un ultimo dato riguarda i guariti: 238 i nuovi casi, che portano il totale a 22.544.
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