Campagna vaccinale, le minoranze chiedono all’Amministrazione di attivarsi
DESENZANO - I gruppi consiliari di minoranza hanno presentato un ordine del giorno affinché il Consiglio Comunale discuta della campagna di vaccinazione: «Lo strumento per riconquistare la libertà è il vaccino. L'Amministrazione dia supporto e sostegno alla medicina del territorio nelle fasi di vaccinazione di massa anti-Covid».
Le minoranze di Desenzano intervengono sul tema vaccini anti Covid. Chiedono di discuterne in Consiglio comunale, invitano l’amministrazione ad attivarsi sul fronte della sensibilizzazione della cittadinanza e del del supporto alla medicina territoriale.
Il tema, peraltro, è già stato oggetto di vivaci discussioni a Desenzano, soprattutto dopo le dichiarazioni del presidente del Consiglio Rino Polloni («Non mi vaccinerò!» disse in Consiglio, dunque parlando nel suo ruolo istituzionale; ne avevamo scritto qui), le polemiche che ne seguirono e le richieste (inascoltate) di un presa di distanze da parte della maggioranza.
Di seguito il comunicato congiunto dei gruppi consiliari di minoranza firmato da Maffi Maurizio per la lista PD Righetti sindaco; Bertoni Rodolfo per la lista PD Righetti sindaco; Righetti Valentino per la lista Righetti per Desenzano; Bonanno Giustina per la lista Righetti per Desenzano; Spiller Andrea per la lista Movimento 5 Stelle; Parolini Sergio per la lista Desenzano Popolare.
«Dal 27 dicembre, primo giorno di vaccinazioni, ognuno di noi scandisce i giorni come una festa della vita. Sappiamo che tra noi c’è chi affronta questo passaggio con diffidenza. Non è nostra intenzione far cambiare idea o altro, vorremo però rassicurare, invitando a considerare la scienza una compagna affidabile e il vaccino come lo strumento che ci consentirà di far ripartire l’economia e il lavoro, la chiave che ci restituirà la dimensione collettiva che il virus ci ha sottratto.
Fino a che ci sarà il virus non ci sarà ripresa economica e occupazionale, il Paese non può continuare ad andare avanti con manovre che stanziano risorse per impedire al sistema socio-economico di crollare. Soltanto attraverso il vaccino possiamo liberare le Città e il Paese dall’emergenza sanitaria. Libertà è responsabilità, finisce quando lede quella degli altri. Chi la ama non vuole vivere come in questo ultimo anno. Vogliamo tornare a riabbracciarci e incontrare persone, lo strumento per riconquistare la libertà è il vaccino.
Fondamentale la responsabilità, non esistono cittadini di serie A o di serie B, cittadini che devono essere responsabili per tutti e altri che hanno il privilegio di essere irresponsabili nei confronti della comunità. In questa dimensione la libertà individuale non può prescindere dalla solidarietà: se c’è una cosa che l’esperienza del Covid ci ha insegnato è che nessuno può porsi in salvo da solo.
Dobbiamo pretendere che l’organizzazione della campagna vaccinale sia efficace, senza ritardi e inefficienze, che ci da speranza e che chiama ognuno di noi all’esercizio della responsabilità. Il tema dei prossimi mesi è liberare il paese dal virus, proteggere i più deboli e raggiungere l’immunità di gregge, con il 70% delle persone vaccinate entro l’estate. Un grande elemento di competitività che necessita di due sfide: – distribuzione efficace e veloce e far sì che gli italiani si vaccinino per sconfiggere il virus e ripartire – fondamentale sarà il ruolo dei sindaci: devono mettersi in prima linea, devono metterci la faccia, si devono impegnare con tutte le forze.
Più i Comuni saranno impegnati nel supporto, nella logistica, mettendo a disposizione spazi, fornendo il necessario sostegno alla medicina territoriale, più i sindaci diventano testimoni per la propria comunità. Ecco perché abbiamo presentato un Odg (lo puoi scaricare qui) nei giorni scorsi da discutere nel prossimo Consiglio comunale allo scopo di sensibilizzare i cittadini alla vaccinazione anti Covid-19 e per far sentire l’intera amministrazione artefice di questo passaggio epocale.
La responsabilità individuale resta fondamentale per uscire da questa drammatica situazione sanitaria ed economica, e noi ora abbiamo due carte da giocare: massimo rigore nel rispetto delle regole che già conosciamo e supporto e sostegno alla medicina del territorio nelle prossime fasi di vaccinazione di massa anti-Covid. Dobbiamo metterci in testa che dipende da noi come e quando superare questo brutto momento, e che non siamo solo il Paese dei diritti, siamo anche il Paese dei doveri. Vaccinarsi è un dovere. Ci corre l’obbligo e rinnoviamo un pensiero di vicinanza a tutti coloro che hanno perso i propri cari, a Desenzano abbiamo avuto 59 lutti certificati Covid, dall’inizio della pandemia, siamo vicini anche a coloro che stanno vivendo situazioni di ricovero senza il normale e importante contatto di famigliari e amici che in questo brutto periodo di necessario distanziamento non ci può essere».
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