Addio a Giacomo Cerutti, il “clochard” di Salò
SALO' - Libero e sporco, arguto e pungente, allergico al sapone ma conosciuto e benvoluto da tutti. Salò dice addio al suo clochard.
Se ne è andato sabato, all’età di 71 anni, Giacomo Cerutti, uno dei personaggi simbolo della città, libero e sporco, arguto e pungente, conosciuto da tutti in riva al golfo.
Intorno a lui tante storie e leggende e un legame molto forte con i suoi concittadini. Ci capitava di incontrarlo spesso, presso l’ufficio servizi sociali del Comune, a chiedere di Flavio Casali, a lungo funzionario dei Servizi sociali salodiani, che lui chiamava «il grande capo», o di Daniele Comini, «el ragiunier».
Giacomo era originario di Gargnano. Si dice abbia fatto il seminario con mons. Francesco Andreis. Innamorato di un’albina, ma osteggiato dalla famiglia, riparò da una zia a Salò. Ex guardia, mollò tutto dopo una sparatoria in cui perse la vita un collega. quella di Giacomo Cerutti è una figura circondata da dicerie e leggende. Di certo trovò libertà e assistenza per strada.
Ricorda Flavio Casali: «Ha vissuto al cimitero, nel lazzaretto, e solo una decina d’anni fa trasferito nelle case di via Pontevecchio. Aveva il suo giro e o suoi beniamini. Pasciuto, bastone e sigaro, allergico all’acqua e al sapone ma benvoluto da tutti». Si è spento nel giro di pochi giorni, per un brutto male.
Ricorda ancora Casali: «Era il nostro questuante preferito. Pasciuto, bastone e sigaro, allergico all’acqua e al sapone ma benvoluto da tutti. Guai a fargli mancare l’euro del caffè. Quando chiedeva udienza e gli dicevano che ero al telefono si lamentava: ma i lä paga miä per telefonà… In tre giorni si è spento, e diceva di star bene. Voleva tornarsene al suo redditizio stare tra i salodiani, che di puzze sotto il naso ne hanno tante… ma in fondo lui si divertiva. Un giro in centro e riempiva il trolley».
Agli annunci funebri hanno pensato «gli amici e tutta la comunità salodiana». Martedì 9 febbraio alle 9 in San Bernardino i funerali. Dopo il rito funebre Giacomo verrà inumato nel cimitero di Salò.
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