La crisi di Governo fa slittare l’assemblea della Comunità del Garda

LAGO DI GARDA - La presidente uscente, on. Mariastella Gelmini, è impegnata nelle consultazioni per il Governo Draghi, l'assemblea della Comunità slitta dal 15 al 27 febbraio.

Giochi aperti per la nomina dei nuovi vertici della Comunità del Garda. Ma per sapere chi governerà l’ente comprensoriale gardesano bisognerà aspettare un paio di settimane in più.

L’assemblea generale convocata per lunedì 15 febbraio è stata infatti rinviata a sabato 27 febbraio, alle ore 11.

Le motivazioni? Le spiega in una comunicazione ai sindaci e ai presidenti degli enti componenti l’Assemblea la presidente  uscente Mariastella Gelmini: «La delicata e complessa situazione politica nazionale che mi vede impegnata in prima persona nelle consultazioni per la formazione del Governo Draghi, mi consigliano di rinviare l’Assemblea Generale (già convocata per lunedì 15 prossimo), proprio perché la mia attenzione e partecipazione siano completamente dedicate, anche per il rispetto che nutro nei Vostri confronti, all’importante appuntamento assembleare. La nuova data è sabato 27 febbraio 2021 alle ore 11 sempre in modalità videoconferenza e con il medesimo ordine del giorno. Mi scuso per il contrattempo e, in attesa di risentirVi e rivederVi , Vi saluto cordialmente».

L’Assemblea generale di fine quinquennio, chiamata a definire il nuovo assetto politico della Comunità nominando Consiglio direttivo e presidente. È infatti giunto a naturale scadenza il mandato dell’attuale presidente, l’on. Mariastella Gelmini, alla guida dell’ente comprensoriale dall’ottobre 2015.

Attualmente nel direttivo siedono inoltre tre bresciani (il sindaco di Desenzano, Guido Malinverno, quello di Salò, Giampiero Cipani, e il vice sindaco di Gardone Riviera Gianpietro Seresina), quattro veronesi (i sindaci Stefano Nicotra di Torri, Lauro Sabaini di Bardolino, Davide Bendinelli di Garda e Stefano Bonometti di Affi), un trentino (Gianni Morandi di Nago-Torbole) e un mantovano (Giorgio Cauzzi di Cavriana).

Per statuto non c’è nessun vincolo di alternanza tra bresciani e veronesi, anche se negli ultimi anni si è cercato di avvicendare la rappresentanza delle due sponde. Il vincolo di alternanza vale invece per Ats Garda Ambiente, l’associazione temporanea di scopo costituita nel 2016 dai Comuni gardesani per promuovere il nuovo progetto di depurazione del Garda. Fino ad oggi Ats ha avuto un presidente veronese, Giovanni Peretti, perché in Comunità sedeva un presidente bresciano, Gelmini. Se al timone della Comunità ci sarà un veronese, Ats avrà un presidente bresciano. O viceversa.

 

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