Addio a Pietro Simoni, pioniere dell’archeologia gardesana

Pietro Simoni si è sempre dedicato alla ricerca, allo studio, promozione e valorizzazione dello straordinario patrimonio storico, archeologico e culturale della Valle Sabbia.

La Fondazione “Piero Simoni”, la direzione del MAVS, il Gruppo Grotte Gavardo, e tutta la comunità di professionisti, collaboratori, sostenitori ed amici, si uniscono al dolore della famiglia Simoni.

I funerali si terranno nella parrocchia di Gavardo giovedì alle ore 15.

Il prof. Simoni durante una recente visite agli scavi del Lucone a Polpenazze.

 

Nel 1954 insieme a tre amici (Alfredo Franzini, Alberto Grumi e Silvio Venturelli) Pietro Simoni fondò il Gruppo Grotte Gavardo che iniziò l’attività con l’esplorazione del Buco del Frate di Prevalle.

L’incontro con l’archeologia avvenne l’anno dopo sempre attraverso l’esplorazione di una grotta: il Buco del Coalghès, anfratto che si apre nell’area di Monte Magno – Selvapiana. Seguì la perlustrazione di alcuni affioramenti di materiali archeologici nell’area del Monte Paitone.

La documentazione riguardante queste prime esperienze non è abbondante, ma comunque preziosa. Seguì, nel 1960, il cantiere del San Martino di Gavardo e nel 1962-63 venne affrontato per la prima volta il neolitico ai Cùei de Baratù e alla Schiave di Gavardo.

Pietro Simoni è stato promotore di importanti spedizioni di ricerca archeologica. Grazie a lui iniziarono  le ricerche al Lugone di Salò (1958) e al Lucone di Polpenazze (1965), due siti che caratterizzarono per decenni le strategie di ricerca del gruppo.

Una foto giovanile del prof. Simoni.

 

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GardaPost