Una manifestazione autorizzata. Una cinquantina di persone, molti senza mascherina, che applaudono i soggetti che invitavano a rifiutare il vaccino, a non pagare le multe per il mancato rispetto delle prescrizioni anti contagio, ad infischiarsene delle regole.
E’ accaduto ieri, domenica 14, a Desenzano del Garda. La manifestazione ha suscitato la rabbia e l’indignazione di molti.
Del tutto condivisibile il post di Stefano Brognoli, titolare del Main street Pub, sche scrive: «In centro a Desenzano ho scoperto esserci una manifestazione autorizzata, dove 50/60 persone senza mascherina applaudivano dei soggetti che invitavano a non vaccinare, non pagare le multe e ad infischiarsene delle regole. Una ragazza che si è presentata come infermiera è intervenuta cercando di spiegare che era pericoloso quello che stavano facendo, come risposta un genio le si è avvicinato tossendole addosso. Ho chiamato il 112 per segnalare la cosa».
Si chiede Brognoli: «Come è possibile che una porcheria del genere possa essere autorizzata senza che fosse adeguatamente controllata? Come si pretende che vengano rispettate scelte che stanno uccidendo numerose attività, se parallelamente viene permesso questo?»
Sulla questione interviene anche il Movimento 5 Stelle dei Desenzano: «Abbiamo ricevuto in queste ore diverse segnalazioni in merito a quanto accaduto oggi pomeriggio in Piazza Matteotti a Desenzano, dove i tanti cittadini che passeggiavano godendo del sole primaverile hanno potuto assistere ad un vero e proprio “comizio negazionista“, sembrerebbe regolarmente autorizzato, durante il quale alcuni soggetti si sono alternati al microfono illustrando ai passanti le proprie convinzioni negazioniste, invitando a non pagare le multe per le violazioni alle regole anti-COVID e a boicottare la campagna vaccinale.
Tutto questo ha ovviamente provocato inevitabili assembramenti, circa 40-50 persone, molte delle quali senza mascherina e incuranti del distanziamento. Troviamo quanto accaduto estremamente irrispettoso nei confronti dei tanti cittadini che da ormai più di un anno sono sottoposti a forti limitazioni della propria libertà individuale a causa della grave situazione di emergenza sanitaria, ma ancora di più nei confronti delle tante attività che sono state costrette a chiudere, alcune definitivamente, o a ridimensionare fortemente il proprio lavoro per adeguarsi alle direttive imposte al fine di limitare il più possibile la diffusione denagazionistil virus.
Questo accade proprio alla vigilia dell’ingresso della nostra regione in zona rossa, che comporterà l’inasprimento delle già rigide misure restrittive a causa dell’aumento costante dei contagi e dei ricoveri in ospedale, che vedono la nostra provincia in particolare tra le più colpite d’Italia.
Ci stupiamo e restiamo increduli nel pensare a come sia possibile autorizzare iniziative di questo genere mentre nei parchi vengono recintati i giochi dei bambini, mentre vengono chiuse le scuole e gli asili, mentre non sarà possibile fare visita a parenti ed amici per settimane.
Auspichiamo – conclude il 5 Stelle – che simili circostanze non si verifichino più e che ci sia da parte di tutti un maggior rispetto e una maggiore consapevolezza in merito alla gravità della situazione che da oltre un anno stiamo attraversando, e che difficilmente si risolverà fino a quando una parte delle popolazione insisterà ad avere atteggiamenti come quelli che abbiamo descritto».