Mobilitazione contro la Dad anche a Salò: la scuola sia una priorità
La manifestazione è legata alle numerose altre organizzate in tutto il territorio nazionale ed in particolare a quella di Priorità alla Scuola di Brescia che si è svolta in Piazza Vittoria.
Studenti, genitori, insegnanti, educatori: tutti uniti nel chiedere il rientro a scuola in sicurezza il più presto possibile e che la scuola riconquisti, nelle parole e nei fatti, la priorità che le spetta nella società.
Genitori e studenti chiedono con forza la riapertura in sicurezza delle scuole:
perché sono state chiuse troppo in fretta e troppo a lungo (in Lombardia da 24 febbraio);
perché sono state le prime a chiudere in quasi tutta Italia mentre le principali attività economiche e produttive sono rimaste aperte;
perché da un anno la chiusura della scuola é una scelta politica facile e senza costi per lo Stato, che li scarica tutti su genitori e giovani alle prese con crescenti problemi di ritardi nella formazione e di disagio psicofisico;
perché i dati disponibili confermano che lo stare in classe non spinge la curva della pandemia, visto che il tasso di positività tra i ragazzi/e é inferiore all’1% dei tamponi;
perché é l’unico luogo ove siano state davvero effettive le azioni di screening, tracciamento e quarantena;
perché la Didattica A Distanza é una didattica di Emergenza, non può sostituirsi alla tridimensionalità dell’azione educativa e alla lunga incentiva l’abbandono scolastico, soprattutto all’interno delle famiglie più fragili;
perché è ora di smetterla di rubare il tempo – il loro presente e il loro futuro – ai bambini, alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze.
Il rientro da solo non basta, occorre un piano di investimenti serio e strutturato a favore della scuola con incremento della spesa pubblica annua per l’istruzione portandola almeno ai livelli della media europea, pari al 5% del PIL.
Queste risorse devono servire innanzitutto:
a studiare e sviluppare protocolli sanitari chiari;
a potenziare trasporti pubblici, che risultano cruciali nella mobilità dei ragazzi/e in particolare degli Istituti Superiori
a intervenire massicciamente nell’edilizia scolastica per avere spazi idonei e una scuola in presenza e in sicurezza;
a garantire la continuata didattica attraversi assunzioni stabili e nomine di docenti prima dell’avvio dell’anno scolastico;
a ridurre il numero massimo di alunni/e per classe (per garantire un opportuno distanziamento e dare attenzione alla qualità dell’insegnamento.