Il felino passeggia furtivo sulla terrazza della casa del sindaco di Magasa, Federico Venturini, inconsapevole di essere finita nell’obiettivo di una video trappola piazzata proprio per catturare immagini di animali selvatici.
Le immagini risalgono alle 21.15 di venerdì 16 aprile e sono state pubblicate ieri da alcuni media trentini. Qui sotto il video pubblicato da Il Dolomiti, che condividiamo.
Secondo il Servizio foreste e fauna della Provincia di Trento si tratta di B132, felino presente in Trentino da 13 anni, avvistato lo scorso marzo dall’autista di una corriera in val d’Ampola, nella zona della valle di Ledro (guarda qui il video).
La lince B132, di 15 anni di età, da 13 anni abita le montagne trentine, in particolare quelle attorno alla val di Ledro. Qui è arrivata dopo essere giunta con un lungo spostamento dal Cantone di San Gallo in Svizzera, Paese sulle cui Alpi vivono circa un centinaio di esemplari.
Quella di B132 è una presenza nota agli esperti faunistici della Provincia di Trento, ma sempre molto discreta. Capita raramente infatti di poterla vedere. Così è stato venerdì sera, poco prima delle 20. La corriera in servizio in val d’Ampola, guidata da Pialorsi, stava percorrendo la strada con il buio. Nel video si scorge l’animale mentre attraversa velocemente la strada. Sbuca dal lato sinistro del mezzo, poi continua a correre illuminato dai fari e salta il muretto, scomparendo alla vista.
L’esemplare B132 è l’unica lince della cui presenza in Trentino vi sia certezza; gravita soprattutto sulle montagne attorno a Ledro, in particolare in val d’Ampola. Per approfondire la conoscenza della storia di questo felino è possibile consultare i rapporti sui Grandi carnivori online (grandicarnivori.provincia.tn.it) che si sono succeduti dal 2008, anno di arrivo della lince B132 in provincia.
L’animale ha sempre avuto il rispetto da parte anche del mondo venatorio, come dimostra la sua lunga presenza nel territorio trentino, così ricco da ospitare tutti i grandi carnivori (oltre alla lince anche l’orso, il lupo e infine lo sciacallo dorato giunto per la prima volta nelle Alpi negli ultimi anni).