Ha minacciato il padre e si è poi scagliato con violenza contro i due agenti delle Volanti intervenuti per calmarlo, provocando ad uno degli operatori lesioni giudicate guaribili in 25 giorni e, all’altro, in 6 giorni.
È accaduto lo scorso sabato, intorno alle 23.00, quando gli operatori sono intervenuti presso un’abitazione di via Sommacampagna dopo che un uomo aveva allertato il 113, impaurito per il comportamento minaccioso del figlio.
Nel tentativo di riportare la situazione alla normalità, gli agenti hanno invitato il giovane ad allontanarsi temporaneamente dall’abitazione, ma il ragazzo, un ventenne veronese, si è dimostrato sin da subito ostile nei confronti degli operatori, rifiutandosi di uscire di casa.
Nonostante gli sforzi degli agenti di tranquillizzare il ragazzo e di porre fine al litigio col padre, il 20enne si è avventato improvvisamente contro gli operatori, colpendone uno con una gomitata al volto e con dei violenti calci alla caviglia e spintonando con vigore l’altro poliziotto.
Soltanto a fatica, i poliziotti sono riusciti a contenere l’aggressività del giovane, che è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura, in attesa di comparire davanti al giudice.
Al termine degli accertamenti, entrambi gli agenti sono dovuti ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso, dove è stato diagnosticato ad uno degli operatori un trauma distrattivo lombare, con prognosi di 6 giorni e, all’altro, l’infrazione delle ossa nasali, la distorsione della caviglia sinistra e contusioni multiple, con una prognosi di 25 giorni.
All’esito del giudizio direttissimo che si è svolto in mattinata, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte la settimana.
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