S’apra, come rosa in fiore. Il Vittoriale celebra la riapertura con l’ingresso gratuito al parco
GARDONE RIVIERA - Sabato 15 maggio al Vittoriale degli Italiani opere d’arte, nuove pubblicazioni e l'inaugurazione del Roseto in fiore. Dalle 17 ingresso gratuito al Parco.
“Il tempo dell’afflizione e della paura sta per finire, i nostri giardini sono una festa di profumi e colori, dunque il Vittoriale degli Italiani S’apra come rosa in fiore. Così scriveva Gabriele d’Annunzio nell’Isotteo, e così faremo”, scrive il presidente Giordano Bruno Guerri nell’invito alla manifestazione che sabato 15 maggio, dalle ore 17, celebrerà la riapertura del Vittoriale degli Italiani.
Di un Vittoriale mai così radioso, grazie al compimento degli ultimi lavori di restauro condotti in questi mesi di chiusura. Il progetto Riconquista, concluso entro la scadenza del centenario, prepara così il “libro di pietre vive” ad accogliere nuovamente i propri affezionati visitatori che, pur nelle difficoltà di un anno quanto mai particolare, ne hanno fatto il terzo luogo di cultura più visitato della Lombardia nel 2020 (clicca qui per i dati 2020 relativi ai visitatori nei musei lombardia).
In occasione dell’inizio della manifestazione, dalle 17:00 l’ingresso al Parco del Vittoriale sarà gratuito per tutti i visitatori.
Dopo mesi di lontananza, l’incontro sarà prima di tutto un’occasione di ringraziamenti e presentazioni: delle nuove opere d’arte, realizzate e donate dagli artisti Andrea Chisesi, Nicola Nannini, Simon Pasini, Ugo Riva e Pierantonio Tanzola, e delle tante nuove pubblicazioni. Prima fra tutte, Cento anni di storia del Vittoriale degli Italiani. L’incantevole sogno, il saggio di Valentina Raimondo che per la prima volta ricostruisce per intero la storia di questi primi cento anni della dimora dannunziana; ma anche Una donna, della figlia del Vate Renata d’Annunzio Montanarella, a cura di Tobias Fior, l’edizione critica della Francesca da Rimini, a cura di Elena Maiolini e Studi su Gesù. Appunti, taccuini, parabole di Gabriele d’Annunzio, a cura di Angelo Piero Cappello. Ancora, la traduzione francese de Le faville del maglio e Videro in sogno il teatro di marmo, monografia di Elena Sala e Irene Giustina.
Infine, in pieno accordo con il titolo della giornata di festa, l’inaugurazione del Roseto, recuperato grazie al progetto L-ODO-ROSA, voluto dal presidente Giordano Bruno Guerri e curato da Sabina Antonini. Nella casa-museo di Gabriele d’Annunzio rivive infatti l’antico Roseto, parte del progetto architettonico originale di Gian Carlo Maroni, l’architetto di d’Annunzio. Un luogo che ancora oggi racconta, attraverso fiori provenienti da tutto il mondo, le mete che il Vate ha visitato, fisicamente o idealmente, attraverso i suoi scritti. Ma ricorda soprattutto l’amore di d’Annunzio per le rose, citate nelle sue opere tra misteriose allusioni e significati appena celati.
Le dodici aiuole dell’antico Roseto accolgono oltre 500 varietà di rose provenienti da tutto il mondo, tra le quali spicca ora come vera protagonista la rosa Gabriele d’Annunzio®: realizzata da Rose Barni, lo scorso anno ha conquistato la prestigiosa giuria del Concorso di Roma, che le ha conferito la Medaglia d’Oro tra le nuove rose, e i delegati del Concorso Rose Nuove di Madrid, che l’hanno premiata come la rosa con il miglior profumo.
L-ODO-ROSA è un progetto realizzato grazie al contributo di Regione Lombardia.
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