(Con) un altro occhio. Bello e/o brutto nei paesaggi dell’Alto Garda
RIVA DEL GARDA - Alla galleria civica «Craffonara» ai giardini di Porta Orientale la mostra fotografica «(Con) un altro occhio», bello e brutto nei paesaggi umani dell'Alto Garda. Espongono i fotografi Sonia Calzà, Lucillo Carloni, Enrico Fuochi, Francesca Lorenzi e Stefano Salvi.
Il progetto, realizzato dall’associazione culturale Associazione Riccardo Pinter in collaborazione con l’associazione “Il fotogramma”, è nato per creare un dibattito e una riflessione collettiva sul tema, e prevede in seguito alla mostra un confronto tra i fotografi e due gruppi di studenti dell’istituto tecnico Floriani e del liceo Maffei, i quali saranno chiamati a loro volta a fotografare “il bello e il brutto” dell’Alto Garda, per una seconda mostra che sarà allestita verso la fine dell’anno.
«La nostra idea di “bello” e “brutto” si differenzia notevolmente se passiamo dalle opere della natura alle opere dell’uomo -spiegano gli organizzatori- gli interventi umani non sempre ci sembrano belli nel senso classico del termine, ma anzi, spesso disarmonici e collidenti la nostra idea di “bello”.
Gli aspetti del paesaggio urbano, storico ed agricolo vengono modificati sia dal lento trascorrere del tempo che dall’intervento dell’uomo. Non tutti gli abitanti del luogo si accorgono della perdita di bellezza progressiva nella piana dell’Alto Garda; molte persone hanno una scarsa capacità di interpretare il territorio ed una “non consapevolezza” delle cose che cambiano.
Con questa manifestazione si cerca di descrivere al meglio “bello e brutto”, osservando “con un altro occhio” come l’uomo da un lato sia riuscito talvolta a mantenere un paesaggio piacevole, con costruzioni ben inserite, ma dall’altro con il suo intervento lo abbia di sicuro imbruttito e deprezzato».
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