Saluti da Castelnuovo Veronese
CASTELNUOVO DEL GARDA - Questo sabato 19 giugno, alle 10.30, nella sala civica XI Aprile 1848 a Castelnuovo del Garda, l’Amministrazione comunale presenta il libro "Saluti da Castelnuovo Veronese" di Renzo Speri.
Il volumetto, frutto di quarant’anni di ricerca, raccoglie più di duecento immagini che raccontano il passato di Castelnuovo del Garda, dal tempo in cui si chiamava Castelnuovo di Verona, e delle frazioni di Oliosi, Cavalcaselle e Sandrà.
«Cartoline e fotografie sono una vera passione, che coltivo fin da ragazzo – spiega Speri –. Dopo anni di raccolta, ora possiedo molte cartoline ma quelle più rare sono difficili da trovare. Il collezionismo è un hobby che non finisce mai perché, guardando bene, c’è sempre qualcosa di nuovo che manca. A marzo 2020, con il lockdown, ho deciso di fare qualcosa che potesse attirare l’interesse dei cittadini castelnovesi appassionati di vecchi ricordi».
«Mi complimento con l’autore per la solerte e costante opera di ricerca che ha riportato alla luce immagini e racconti associati alla memoria del nostro passato –commenta il sindaco Giovanni Dal Cero –. Lo ringrazio a nome di tutta l’Amministrazione comunale per aver voluto raccogliere, pubblicare e quindi condividere con tutta la popolazione i risultati della sua laboriosa attività. Sono immagini che ci riportano al passato, alla nostra identità e alle nostre origini, aiutandoci a comprendere le radici dell’attuale Castelnuovo del Garda.
«Renzo Speri ha raccolto, catalogato e sistemato tanti documenti, scegliendo i più significativi per testimoniare la realtà dei tempi passati – aggiunge l’assessore alla Cultura e Istruzione Rossella Vanna Ardielli –. La grafia incerta o precisa ed elegante, i titoli onorifici e la completezza degli indirizzi, gli scarabocchi e le correzioni frettolose, i messaggi semplici e sbrigativi o ricchi di informazioni, con gli spazi riempiti quasi fossero lettere, tutto ci coinvolge nel desiderio di immaginare mittente e destinatario, quasi a voler interpretare il rapporto di amicizia, di rispetto o di semplice saluto che li legava. Osservare con attenzione le fotografie è un modo per mantenere viva la memoria e rispettare la nostra storia di cittadini castelnovesi».
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