Il volumetto, frutto di quarant’anni di ricerca, raccoglie più di duecento immagini che raccontano il passato di Castelnuovo del Garda, dal tempo in cui si chiamava Castelnuovo di Verona, e delle frazioni di Oliosi, Cavalcaselle e Sandrà.
«Cartoline e fotografie sono una vera passione, che coltivo fin da ragazzo – spiega Speri –. Dopo anni di raccolta, ora possiedo molte cartoline ma quelle più rare sono difficili da trovare. Il collezionismo è un hobby che non finisce mai perché, guardando bene, c’è sempre qualcosa di nuovo che manca. A marzo 2020, con il lockdown, ho deciso di fare qualcosa che potesse attirare l’interesse dei cittadini castelnovesi appassionati di vecchi ricordi».
«Mi complimento con l’autore per la solerte e costante opera di ricerca che ha riportato alla luce immagini e racconti associati alla memoria del nostro passato –commenta il sindaco Giovanni Dal Cero –. Lo ringrazio a nome di tutta l’Amministrazione comunale per aver voluto raccogliere, pubblicare e quindi condividere con tutta la popolazione i risultati della sua laboriosa attività. Sono immagini che ci riportano al passato, alla nostra identità e alle nostre origini, aiutandoci a comprendere le radici dell’attuale Castelnuovo del Garda.
«Renzo Speri ha raccolto, catalogato e sistemato tanti documenti, scegliendo i più significativi per testimoniare la realtà dei tempi passati – aggiunge l’assessore alla Cultura e Istruzione Rossella Vanna Ardielli –. La grafia incerta o precisa ed elegante, i titoli onorifici e la completezza degli indirizzi, gli scarabocchi e le correzioni frettolose, i messaggi semplici e sbrigativi o ricchi di informazioni, con gli spazi riempiti quasi fossero lettere, tutto ci coinvolge nel desiderio di immaginare mittente e destinatario, quasi a voler interpretare il rapporto di amicizia, di rispetto o di semplice saluto che li legava. Osservare con attenzione le fotografie è un modo per mantenere viva la memoria e rispettare la nostra storia di cittadini castelnovesi».