Viaggio nel mondo di sotto, per conoscere il sistema delle mafie sul Garda
MANERBA DEL GARDA - Il nuovo laboratorio di Legami Leali dedicato alle mafie al nord. Per la prima volta, in un bene confiscato alle mafie sulla sponda bresciana del lago di Garda è stato avviato un laboratorio esperienziale rivolto a cittadini e turisti. Obiettivi puntati sul sistema delle mafie operanti sul territorio bresciano lacustre.
Il tema sarà la presenza delle mafie al nord e la location la Casa della Legalità “Emanuele Riboli” di Manerba del Garda.
Inaugurata nell’ottobre 2019, la villetta è uno dei sei beni confiscati che Legami Leali si è impegnato a rigenerare: oggi è un polo formativo che ospita incontri e laboratori dedicati a formare e sensibilizzare giovani e adulti sui temi della legalità e della partecipazione civica in tutte le sue forme.
L’obbiettivo del laboratorio è far conoscere il mondo di sotto: mostrare un altro aspetto del Lago di Garda, purtroppo oggi sommerso, che concerne il sistema delle mafie operanti sul territorio bresciano lacustre; capire, in particolare, come questo sistema influenza la nostra vita e quali sono le azioni che ognuno di noi può intraprendere.
Un incontro interattivo che, in circa due ore, condurrà i partecipanti a scoprire – attraverso filmati, dibattiti, attività – la crescita delle mafie al nord e sul nostro territorio, per finire con una sperimentazione laboratoriale digitale che trasformerà l’incontro in un’esperienza ludico-formativa, con la possibilità di realizzare un souvenir da portarsi a casa.
Il laboratorio esperienziale sarà fruibile ogni mercoledì pomeriggio fino all’1 settembre; per i gruppi precostituiti sarà possibile effettuare l’esperienza in giorni e orari concordati.
È consigliato dai 12 anni in su, ma non c’è un vero limite d’età: per i bambini sotto i 12 anni (che possono partecipare gratuitamente) è previsto uno spazio morbido dedicato.
Il costo del biglietto è di 10€ per ragazzi 12/18 anni, 15€per gli adulti. È previsto un biglietto famiglia (due adulti e due ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni) al costo di 40€.
E’ possibile prenotare scrivendo a info@legamileali.it o telefonando al 338 8191468. Gli iscritti riceveranno tutte le indicazioni per corrispondere il costo del biglietto – che andrà a sostenere le attività di Legami Leali – e per raggiungere il bene confiscato.
E non è tutto: l’esperienza potrà essere anche richiesta come Gift Card e diventare così un originale regalo per amici e conoscenti sensibili al tema della legalità.
L’avvio di questa iniziativa segna la prima tappa dell’estate di Legami Leali, che sarà all’insegna del riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata: giunto ormai al suo terzo anno di vita, il progetto ha avviato la riattivazione di altri cinque immobili oltre alla Casa della Legalità di Manerba, siti a Desenzano del Garda, Padenghe sul Garda, Toscolano Maderno, Puegnago del Garda, che vedrà altri importanti step da qui a settembre 2021. Di questo processo sarà parte anche una terza esperienza di campo di volontariato nel quadro del programma E!State Liberi di Libera contro le Mafie, questa volta in organizzazione per l’ultima settimana di agosto a Desenzano del Garda.
Legami Leali è un progetto di welfare comunitario, avviato nel territorio del Garda bresciano allo scopo di recuperare regole, opportunità, relazioni e responsabilità all’interno della comunità. Il progetto, co – finanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del programma Welfare in Azione, è stato avviato nel 2018 dall’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale, capofila, da otto cooperative sociali (La Sorgente s.c.s. Onlus; La Nuvola nel Sacco s.c.s. Onlus; Area s.c.s. Onlus; Tempo Libero s.c.s. Onlus; Il Calabrone s.c.s. Onlus; La Vela s.c.s. Onlus) e dal consorzio di cooperative sociali Laghi.
Il progetto promuove attività di sensibilizzazione della comunità e delle scuole sul tema della legalità, azioni di riutilizzo di immobili confiscati alla criminalità organizzata e beni comuni, percorsi di accompagnamento di minori e giovani adulti seguiti dai servizi sociali o a rischio di esclusione sociale, attraverso processi partecipati di cittadinanza attiva e di cura del territorio.
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