Covid, una piattaforma monitora l’andamento del piano vaccinale lombardo

LOMBARDIA - Una nuova piattaforma con monitoraggio costante per analizzare andamento e trend del piano vaccini anti-Covid. Questo  strumento permette, tra l’altro, la valutazione su efficacia impatto e sicurezza della campagna.

È stata presentata a Palazzo Pirelli nella conferenza stampa con la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti.

Intervenuti anche il coordinatore della campagna vaccinale lombarda, Guido Bertolaso e il professor Giovanni Corrao, ordinario di Statistica medica dell’Università Bicocca di Milano.

Piattaforma monitoraggio piano vaccini

“Una piattaforma – ha spiegato la vicepresidente Moratti – che permette la valutazione di efficacia, impatto e sicurezza della campagna vaccinale. Rende infatti disponibile un’anagrafe di tutti i cittadini e l’aggiornamento dei dati individuali su vaccinazioni, tamponi molecolari e ricoveri”.

Istat, Iss e AgenasVaccini piattaforma monitoraggio

“Il progetto è stato presentato all’Istat e all’Istituto Superiore di Sanità – ha aggiunto Moratti – ed è stato ritenuto di sicuro interesse scientifico. È infatti stato valutato di rilevanza per interventi di sanità pubblica e considerato un prototipo per esaminare e monitorare le campagne regionali. Fornisce dati omogenei e standardizzati in grado di indirizzare in maniera ancora più puntuale gli interventi. Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha dichiarato la sua disponibilità a diventare ente attuatore e a svolgerlo nelle regioni”.

“Si affianca peraltro – ha precisato – al Piano nazionale di valutazione e monitoraggio. Riporta inoltre le differenze e le specificità di ogni singola regione e può diventare quindi un elemento che lo arricchisce”.

Campagna vaccinale Lombardia

“In Lombardia , per quanto riguarda la campagna vaccinale – ha precisato – l’84% degli aderenti è stati vaccinato. Sono state effettuate complessivamente 8.213.207 somministrazioni”.

“Regione Lombardia  – ha aggiunto Moratti – ha quindi praticamente ultimato tutte le fasce d’età ‘over 60’. Su una platea di 3.078.901, gli aderenti sono stati infatti 2.639.871, pari all’86%. Il restante 14% – ha spiegato – è costituito da ‘guariti’, ‘positivi’ e pochi ‘no vax’”.

I numeri

Per quanto riguarda le percentuali di vaccinati rispetto agli aderenti, si riscontra il 100% per per la ascia 80-89 e per gli over 90.
Nella fascia  70- 79 anni la percentuale è al 99%. Scende al 98 per cento tra i 60-69 anni e al al 96% per i 50-59 anni. La percentuale si attesta poi all’85% tra i 40 e i 49 anni e al 72% tra i 30 e i 39 anni. È poi al 46% tra i 20 e i 29 er infine al 16% tra i 12 e i 19 anni.

Piano efficace contro le varianti

“La copertura vaccinale – ha ribadito la vicepresidente Moratti – funziona anche per le varianti e, pertanto, è sempre fondamentale vaccinarsi. In questo periodo, abbiamo deciso di sequenziare tutti i positivi per vedere di tenere sotto controllo le varianti”.

“A giugno si conferma che la variante prevalente è quella inglese, la cosiddetta ‘variante alpha’ – ha detto ancora Moratti – con il 64% dei casi. I dati sulle varianti ‘indiane’ – sono due, ‘delta’ e ‘kappa’- ci dicono che sono diffuse, rispettivamente, con una percentuale del 3,2% e dello 0,8. La variante sudafricana (‘beta’) è al 2%”.

Vaccinazioni,  308 ‘terapia intensive’ e 5.000 ricoveri in menoVaccini piattaforma monitoraggio

“La campagna vaccinale, in Lombardia, ha evitato oltre 2.100 decessi tra gli over 60. Di questi, ben 1.701 soltanto tra gli ultraottantenni”. Questi numeri, importantissimi e significativi, sono stati  illustrati da Giovanni Corrao.

“Analizzando la fascia over 60 – ha proseguito – la nostra piattaforma ha evidenziato che, con i vaccini, sono stati
evitati più di 300 ingressi in terapia intensiva. Oltre a quasi 5.000 ricoveri e oltre 10.000 infezioni da Covid”.

Lo studio, infatti, ha considerato i cosiddetti ‘cittadini eligibili’, circa 9 milioni di persone residenti o domiciliate nella nostra regione. In Lombardia – ha detto ancora – abbiamo vaccinato quasi tutti gli ospiti delle Rsa, le persone con elevata vulnerabilità, gli estremamente fragili e i medici di base. L’altissimo numero di somministrazioni quotidiane raggiunto ci consente quindi di contare, rispetto al resto d’Italia, il numero più basso di persone ancora in attesa di vaccinazione”.

Piattaforma monitoraggio Vaccini modello per altre regioni

“Ritengo doveroso sottolineare, a livello personale – ha spiegato – che questi dati sono emersi analizzando i primi sei mesi di campagna vaccinale. I numeri potrebbero perciò cambiare nel corso del tempo. Con questa piattaforma, inoltre, sarà possibile valutare anche l’andamento e l’impatto della vaccinazione eterologa”.

“Il nostro obiettivo è migliorare la qualità del servizio, correggere gli errori e risolvere eventuali criticità. Per questo – ha concluso Corrao – sarebbe interessante il modello anche ad altre regioni”.

 

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