Corteo in acqua per salutare Umberto e Greta: “Rispetto per il lago”

Un corteo lento e silenzioso di piccole barche nel golfo di Salò, contrassegnate da palloncini bianchi. Gli amici di Umberto renderanno omaggio così, durante il funerale, alle due povere vittime della straziante tragedia che si è consumata sabato sera nel golfo di Salò.

«Saremo composti e in pace – dicono -, perché a volte solo con il silenzio puoi urlare tutto il tuo disagio».

In acqua ci saranno ragazzi e ragazze, uomini e donne, tante persone che, come Umberto, amano frequentare le acque del lago, quelle acque che i gardesani abitano da sempre, ma che sentono sempre meno loro: «Chiediamo solo rispetto per il nostro lago, quel lago su cui le barche si sono moltiplicate, dove le regole non sono rispettate, dove i motoscafi sono sempre più potenti e veloci».

Il corteo in acqua sarà l’ultimo silenzioso saluto a Umberto e Greta da parte di tanti amici, ma anche, implicitamente, un grido di denuncia.

Sono in tanti a credere che il lago non sia più a misura di chi ama frequentarlo con rispetto, praticando quella nautica dolce che è passione di tanti residenti, di chi ama farsi cullare dalle onde, pescare, tuffarsi e godersi in santa pace la bellezza di questi luoghi.

Invece il Garda assomiglia sempre più a un far west, dove vige la legge del più forte, del più grosso, del più veloce.

Davvero è questo l’unico futuro possibile per la nautica sul Garda? Greta e Umberto non più salvarli nessuno. Che il loro tremendo sacrificio, allora, non sia del tutto vano.

«Sarebbe bello essere in tanti, tantissimi – dicono gli amici delle vittime – perché, in fondo, Umberto e Greta siamo tutti noi. Noi che amiamo il lago».

Il programma prevede il ritrovo ai Porticcioli un’ora prima del funerale. Poi il corteo silenzioso delle barche, con il dono di mazzi di fiori al lago.

La Guardia Costiera è informata e scorterà i partecipanti con le sue unità.