Le fiamme, sviluppatesi attorno alle 15.30 di lunedì, divampano sui pendii del monte Dos di Sas, 1.008 metri, sul versante che si affaccia sul primo tratto del lago artificiale di Valvestino, in località Molino di Bollone.
Per tutta la giornata sul fronte del fuoco hanno operato un Canadair proveniente da Genova e due elicotteri di Regione Lombardia, coordinati dal direttore delle operazioni di spegnimento, il camuno Dario Entrade dell’Ana.
Mentre dal cielo si riversavano sulle fiamme migliaia di ettolitri di acqua, a terra hanno lavorato otto persone delle squadre AIB della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano.
Intanto la Provincia ha confermato con apposita ordinanza il provvedimento già adottato lunedì di chiusura della SP 9 Gargnano-Valvestino, nel tratto che corre dal km 16 al km 18, ovvero dalla diga di Ponte Cola alla località Molino di Bollone.
C’è un concreto pericolo di caduta sassi che impone lo stop al transito. La strada sarà riaperta una volta cessata l’emergenza.
«Domani, mercoledì, alle 6 verificheremo la situazione – dice l’arch. Stefania Baronio, responsabile AIB della Comunità Montana – e se necessario chiederemo ancora l’intervento dei mezzi aerei».
Nel caso, la lotta alle fiamme continuerà con un cambio della guardia alla direzione delle operazioni, con il dos Francesco Morzenti che prenderà il posto di Entrade.
Secondo quest’ultimo, ieri pomeriggio erano già andati in fumo 7-8 ettari di bosco resinoso.
Le cause? «Posso escludere le cause naturali», dice Entrade.