Iscritto nella cornice del progetto Omnia Alia Sunt – ogni cosa è qualcos’altro – continua il gioco dinamico che tocca e coniuga fotografia, scultura, performance, video, street art, architettura, storia, cronaca, fiaba, viaggio, scoperta di mezzi espressivi e degli spazi che li legano.
Le statue effimere che Bix abbozza, usando fazzoletti di carta stropicciati, attraverso la lente fotografica diventano eleganti ed imponenti abitanti di luoghi e tempi che esistono tra il reale e l’immaginato. Per vedere questa mostra bisogna risvegliare tanto la fantasia quanto i sensi e seguire le tappe delle quali ha fatto esperienza per primo l’artista in questo paese fuori porta, vicino casa, ma inesplorato proprio come i luoghi più lontani. Da un nucleo di scatti esposti nel nel seicentesco palazzo nella frazione di Cisano, infatti, la mostra si sviluppa su tutto il territorio comunale, con ulteriori fotografie esposte in ognuna delle chiese del territorio ritratte sul percorso dall’artista.
Dopo essere passate da New York, Gerusalemme, Parigi, L’Aquila, Bilbao, le “Madonne” e i pellegrini di Fabio Bix appaiono sul Garda, portate da una suggestione: che lo scultore francese Auguste Rodin abbia visitato queste stesse tappe che percorriamo anche noi, che ne parli alla sua donna, musa, amante Camille Claudel, e che le immagini e impressioni da lui create arrivino a noi da un tempo che non fu. Forse è proprio in virtù di questo racconto tra innamorati che la serie acquista una dimensione intima, che arricchisce la grandiosità e la vulnerabilità presenti nelle serie precedenti; sicuramente è un’uscita fantastica, tra il territorio e l’arte, da un momento storico e personale travagliato per tutti. È liberatorio spaziare tra verdeggianti colline, vecchie pietre, acque, campagne e favole, personaggi veri intersecati con racconti vagheggiati, e ritrovare dimensioni fisiche, emotive e culturali che ci sono mancate nei lunghi mesi passati.
È questo il viaggio che ha fatto Fabio Bix, e che ha immaginato per Rodin e per ognuno. L’inaugurazione inizia nella sede della Fondazione, e continua con una biciclettata che tocca ogni tappa, permettendo al visitatore di scoprire tanto le opere, quanto i luoghi ritratti e reali che le ospitano. L’esposizione includerà tappe come la torre dell’ossario del vecchio cimitero di San Felice e volendo, per il vero curioso appassionato, una tappa extra sull’Isola del Garda, che in occasione delle visite estive e della mostra In Wonder(is)land, custodirà uno degli scatti.
L’arte in questa occasione si fa filo conduttore di una passeggiata, punto di vista onirico che dà impulso a muoversi attraverso le terre del Garda. L’invito è rivolto a tutti, per questa mostra da fiaba, che non c’era una volta, ma c’è.
Per chi accogliesse l’invito di Fabio Bix a seguirlo in bicicletta sul territorio, la partenza sarà alle 18.30, con visita ad ogni tappa. A seguire, una cena nel giardino di una delle più tipiche trattorie locali, giusto accanto al Monastero della Madonna del Carmine, e rientro a Cisano. Sono previste un massimo di 12 biciclette, che si troveranno alla Fondazione Cominelli, ma, chi volesse, potrà venire con la propria (costo 35€). Per prenotare: fabiobixart@gmail.com