I funerali di Greta si svolgeranno domani, venerdì 2 luglio, alle 15 nella chiesa di Maderno, partendo dalla domus funeraria Rodella di Salò, dove in queste ore gli amici della ragazza si stringono attorno ai familiari, a mamma Nadia e papà Raffaele.
Le spoglie della ragazza riposeranno poi nel cimitero di viale Foscolo. Visto il grande afflusso previsto, il Comune ha predisposto un servizio di supporto ai presenti a cura della Protezione civile. Ci saranno anche i Volontari del Garda, che avevano recuperato il corpo di Greta dalle acque del lago.
Intanto il Comune, accogliendo una proposta degli amici della ragazza, ha inoltrato alla questura la richiesta di autorizzazione per una fiaccolata che avrà luogo sabato 10 luglio sul lungolago, con partenza alle 21 da piazza San Marco.
Bella, brava, impegnata nello studio. Greta aveva una vita da vivere davanti. Una vita spezzata la sera di sabato 19 giugno, da un motoscafo guidato da due tedeschi, ora indagati a piede libero per omicidio colposo e omissione di soccorso.
Come abbiamo già avuto modo di scrivere, chi va in barca sa bene che è impossibile che i due turisti tedeschi non si siano accorti di nulla. L’impatto del potente motoscafo Riva Aquarama, evidentemente lanciato a velocità elevata sulle acque, con la piccola barca in legno su cui si trovavano Greta Nedrotti e Umberto Garzarella è stato così forte che si è sentito in tutto il golfo di Salò, come un’esplosione.
Neppure un ubriaco avrebbe potuto scambiare quell’impatto violentissimo e devastante con un urto accidentale contro una boa o uno tronco galleggiante, come pretende di far passare la difesa dei due tedeschi. Di certo, dopo un tale impatto, chiunque si sarebbe fermato per verificare cosa fosse successo. I due indagati tedeschi, invece, hanno scelto di andarsene deliberatamente. Sono scappati a tutta velocità.
Dopo il diploma al Battisti di Salò, indirizzo turistico, nel 2015 Greta si era iscritta al corso di Economia Aziendale e Management presso l’Università degli studi di Brescia. Aveva ottenuto la laurea triennale e stava conseguendo quella magistrale. Le mancavano due esami.
Da qualche tempo Greta lavorava nello studio di un commercialista salodiano. Gli amici e le amiche hanno scritto su un foglio le sue qualità. In ordine sparso: «Sorriso contagioso, ambiziosa, indipendente, comprensiva, disponibile, dolce, esplosiva, energica, generosa, sensibile, altruista, intraprendente, schietta, leale, educata, perfezionista, alcol free, luminosa».
Greta brillava di luce propria e le piacevano «la pizza, i viaggi, i cani, lo shopping, la musica e i concerti, l’arte e la bellezza». Era figlia unica e non è difficile immaginare che fosse l’orgoglio e la vita della mamma Nadia e del papà Raffaele, per tutti Lele, coi quali viveva e «per i quali stravedeva». Ricordano gli amici: «L’hanno sempre coccolata e sostenuta in tutto».