Martedì 13 Legambiente Lombardia è giunta a Limone sul Garda per supportare Dashi Dritan, apicoltore amatoriale colpito dall’ordinanza del sindaco sull’allontanamento di tutti gli imenotteri di almeno a 100 mt da strade, pubblici esercizi, esercizi commerciali, strutture ricettive, strutture pubbliche, abitazioni private, passeggiate e percorsi ciclo pedonali del territorio comunale.
A seguito del ricorso al Tar da parte dell’apicultore, l’amministrazione ha ritirato la delibera in autotutela, ma a Dashi Dritan sono rimaste molte spese legali da saldare.
Legambiente Lombardia e i suoi volontari hanno raccolto 600 euro, consegnati all’apicoltore proprio in occasione del passaggio della Goletta dei Laghi sul Garda, a sostegno della sua attività.
L’ordinanza del sindaco di Limone sul Garda, Antonio Martinelli, risale al novembre scorso. Vista la segnalazione di sciami di api che avrebbero messo a rischio la sicurezza dei cittadini e il turismo rendendo impossibile fruire di spazi pubblici all’aperto, il sindaco aveva ordinato: «1) E’ fatto obbligo ai soggetti privati provvedere all’immediata bonifica delle loro proprietà in caso di infestazione da calabroni, vespe, o da altri imenotteri aculeati, rivolgendosi a operatori specializzati; 2) i nuovi allevamenti di apicoltura dovranno essere posizionati fuori dal centro abitato del Comune di Limone del Garda, nel rispetto delle disposizioni previste dall’’Art. 896 bis c,c. e comunque a una distanza non inferiore a metri 100 da strade, pubblici esercizi, esercizi commerciali, strutture ricettive, strutture pubbliche, abitazioni private, passeggiate e percorsi ciclo pedonali; 3) Eventuali insediamenti di apicoltura già presenti dovranno uniformarsi alle condizioni indicate al punto 2), entro 20 giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza, mediante la rimozione delle relative strutture».
Il 17 febbraio, di fronte al ricorso al TAR presentato dall’apicoltore, il sindaco Martinelli faceva marcia indietro, annunciando l’annullamento in autotutela dell’ordinanza che, come aveva fatto notare il ricorrente, non era stata nemmeno notificata a Dritan, che ne era con tutta evidenza il principale destinatario.