Tokyo, il desenzanese Marcel Jacobs sogna la finale dei 100 metri
TOKYO - Il primatista italiano dei 100 tra gli azzurri più attesi alle Olimpiadi. Jacobs: “La finale è un obiettivo difficile ma alla mia portata”. Sabato 31 alle 12.45 (ora italiana) le batterie 100 metri; domenica 1 le eventuali seminfinale (12.45) e finale (14.50).
«Darò l’anima», ha postato sulla sua pagina Facebook. Marcell Jacobs, il texano di Desenzano del Garda, nato a El Paso da madre italiana e padre americano ma trasferitosi nel Bresciano a soli 3 anni, ci crede e non fa mistero del suo obiettivo: la finale dei 100 metri ai Giochi di Tokyo.
«Anche perché – scrive Marco Sicari sul sito Fidal –, il suo 2021 è stato magistrale. Titolo europeo indoor dei 60 metri con record italiano a Torun, ad inizio marzo; primo crono in carriera sotto i 10 secondi e record italiano dei 100 metri firmato in maggio a Savona (9.95). Da lì, una fiducia crescente, con apparizioni nei meeting della Diamond League da brividi. Marcell Jacobs, adesso, è pronto all’esordio olimpico. Per provare a compiere un’impresa: mai un atleta italiano è arrivato alla finale dei 100 metri ai Giochi. “È un obiettivo difficile, certo, ma obiettivamente alla mia portata”.
Questa la sua scheda sul sito della Fidal, la Federazione Italiana Atletica Leggera.
È nato a El Paso (Usa) il 26 settembre 1994, 1.86x84kg
Società: Fiamme Oro Padova
Allenatore: Paolo Camossi
Presenze in Nazionale: 10
Primatista italiano dei 100 metri (9.95 a Savona nel maggio 2021), campione europeo indoor dei 60 metri a Torun nel 2021 con il record italiano di 6.47.
La mamma, sposata con un texano, è tornata in Italia quando Marcell era ancora bambino. Da ragazzo ha praticato prima il basket, seguendo le orme paterne, e il calcio, poi a 10 anni si è lasciato tentare dallo sprint e ha cominciato a frequentare la pista di Desenzano del Garda con il tecnico Gianni Lombardi, storico organizzatore del meeting Multistars.
Per mettere a frutto le sue doti di velocità, a partire dal 2011 ha provato il lungo e nel 2013, prima di soffrire per un infortunio al piede, ha migliorato (7.75) un record juniores indoor che resisteva dal 1976. Ha superato gli otto metri con 8.03 in qualificazione agli Assoluti in sala del 2015 a Padova. A settembre di quell’anno è passato sotto la guida dell’ex iridato indoor del triplo Paolo Camossi andando ad allenarsi a Gorizia.
Nel 2016 ai tricolori promesse di Bressanone ha realizzato il salto più lungo di sempre per un italiano con 8.48 ventoso (+2.8), mentre nel 2017 si è inserito al terzo posto nelle liste nazionali alltime al coperto con 8.07. Dopo un problema al ginocchio, è tornato nel 2018 come sprinter con 10.08. Dall’autunno 2018 si è trasferito a Roma. Nel 2019 è rientrato dopo due anni in gara nel lungo (8.05 indoor) ed è sceso a 10.03 sui 100 metri, terzo azzurro di ogni epoca, prima di siglare ai Mondiali di Doha il record italiano con la staffetta 4×100 (38.11).
Nel 2021 si è migliorato più volte nei 60 indoor fino al trionfo europeo e poi si è impadronito del primato dei 100 con 9.95 a Savona, secondo italiano di sempre sotto i 10 secondi.
Ha tre figli: Anthony e Megan, avuti dalla compagna Nicole, e Jeremy, da una precedente relazione.
Curriculum (100m, R/4x100m)
- Titoli italiani assoluti: 7 (2018-2019-2020-2021, 60m indoor 2021, lungo: 2016, indoor 2017);
- Mondiali: 2019 (sf, bat/R);
- Europei: 2016 (11/lungo), 2018 (sf);
- Europei indoor (60m): 2017 (11Q/lungo), 2019 (NM/Q/lungo), 2021 (1);
- Europei U20: 2013 (9/lungo);
- Europei a squadre: 2019 (2);
- World Relays: 2019 (fin/R), 2021 (2/R)
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