Quella portata a termine nel pomeriggio di ieri è stata un’operazione particolarmente delicata, anche per via della presenza della madre accanto al piccolo di meno di un anno che non era più in grado di muoversi.
Una volta liberato, l’animale ha raggiunto l’esemplare adulto senza riportare conseguenze fisiche.
Il cucciolo è stato trovato dal personale forestale che stava effettuando alcuni controlli programmati in zona. L’attenzione degli uomini del Corpo è stata attirata dai ripetuti lamenti dell’esemplare, provenienti da una precisa zona della valle. L’animale – accompagnato dalla madre e da un altro cucciolo – era bloccato tra due piante in una zona impervia: aveva una zampa posteriore incastrata e non era in grado di muoversi.
Una prima fase di controllo a distanza da parte dei forestali ha evidenziato che per l’orsetto non c’erano possibilità di liberarsi. Di qui la decisione di intervenire con estrema cautela: approcciare un cucciolo di orso con la madre presente è possibile solo in situazioni particolari e in condizioni di assoluta sicurezza. L’intervento senza alcuna copertura avrebbe infatti causato il comportamento aggressivo dell’esemplare adulto (per questo motivo, in caso di avvistamento gli escursionisti non devono avvicinarsi agli orsi e non rimanere nei paraggi ma piuttosto tornare sui loro passi).
Per raggiungere tempestivamente la val di Jon, il personale specializzato della squadra di emergenza orso – accompagnato dai cani – è stato trasportato sul posto con l’elicottero. La presenza del velivolo ha favorito l’allontanamento della madre e un operatore è potuto intervenire con la motosega per tagliare la pianta che intrappolava il cucciolo di orso. Una volta liberato, l’animale è fuggito di corsa in direzione della madre mostrando di non aver subìto alcuna conseguenza dall’incidente. La sicurezza del forestale è stata garantita grazie alla copertura di un collega armato e di due unità cinofile a breve distanza, impegnate a controllare la posizione dell’orsa. Il tutto è avvenuto in costante contatto radio con l’elicottero che ha monitorato le fasi dall’alto, senza mai allontanarsi. Le operazioni, particolarmente delicate, si sono svolte rapidamente e nel migliore dei modi, grazie alla professionalità del personale coinvolto, sia del Nucleo elicotteri sia del Corpo forestale Trentino.
Si è trattato di un intervento certo non comune, che ha evidenziato una volta di più la necessità di dotare il personale impegnato in operazioni di questo tipo del bear spray, strumento insostituibile per garantire la sicurezza degli operatori e dell’orso in caso di aggressività da parte di quest’ultimo. Come è noto, l’Amministrazione provinciale sta da tempo lavorando per ottenere l’autorizzazione all’utilizzo del bear spray da parte del Ministero dell’Interno.
Una mappa interattiva consente di conoscere le aree del Trentino in cui viene segnalata la presenza di femmine di orso accompagnate da cuccioli dell’anno. Come è noto, è possibile che sorprendere un’orsa con cuccioli a breve distanza (per esempio perché ci si muove velocemente, in silenzio e magari contro vento), possa provocare una reazione improvvisa e automatica di paura da parte del plantigrado, che può sfociare in aggressività volta alla difesa dei propri piccoli.
Ovviamente questo non significa che ogni femmina ed ogni incontro scatenino reazioni aggressive, ma al contrario la maggior parte degli orsi fugge immediatamente dopo avere percepito la presenza umana. In ogni caso, sapere in anticipo se la zona in cui si intende effettuare un’escursione è in quel periodo nota per essere frequentata da femmine con cuccioli può essere utile ad avere maggiore consapevolezza su come comportarsi. La mappa – disponibile sul sito Grandicarnivori.provincia.tn.it – viene aggiornata progressivamente a partire da inizio primavera.
Non rimanere mai vicino a un orso per osservarlo o fotografarlo: questo lo rende confidente con l’uomo.
Se l’orso non ti ha notato, torna in silenzio sui tuoi passi
Se ti ha notato, probabilmente si allontanerà da solo. Attendi prima di proseguire e non seguirlo.
Se l’orso si alza sulle zampe posteriori, vuole identificarti. Rimani fermo e fai sentire la tua voce con tono calmo
Se l’orso rimane fermo, allontanati lentamente
Se l’orso si avvicina, resta fermo, fai sentire la tua voce senza urlare, dandogli modo di capire che non sei un pericolo per lui
Se l’orso attacca, rimani al suolo faccia a terra con le dita delle mani intrecciate dietro il collo e le braccia a proteggere il capo. Non gridare e non tentare di colpirlo. Se indossi uno zaino, non liberartene: potrebbe essere utile per proteggerti. Alzati solo quando l’orso si è allontanato.
Numero di emergenza 112
In caso di avvistamenti o danneggiamenti, chiama il 335.7705966