“I giorni che ci separano dall’inizio della scuola (in Lombardia sarà il 13 settembre) – spiega la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti – devono essere utilizzati da personale scolastico e ragazzi per vaccinarsi. Poter iniziare così l’anno che si apre con maggiore serenità per loro e per gli altri. La scuola è un pilastro fondamentale della nostra società e dare finalmente continuità alla didattica in presenza costituisce un obiettivo comune per ragazzi, famiglie e istituzioni. Bisogna superare reticenze e timori infondati e guardare con fiducia a un futuro che, grazie alla prevenzione e alla protezione offerta dal vaccino, potrà essere più sereno. Scuola in presenza significa anche consentire agli studenti di riavviare importanti rapporti di socialità e ai genitori di dedicarsi al loro impegno lavorativo”.
Proprio per favorire la massima copertura vaccinale, Regione Lombardia ha garantito l’accesso libero presso qualunque centro vaccinale del territorio.
Per i ragazzi è sempre necessaria l’adesione tramite portale https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/), sportelli Postamat, portalettere o chiamando il call center al numero verde 800.894.545.
Il personale scolastico delle scuole pubbliche e paritarie (docenti, amministrativi, tecnici e ausiliari) residente in Lombardia o iscritto al Sistema sanitario regionale (Ssr), secondo il ministero dell’Economia e della Finanza (Mef), è di 232.191 cittadini, dei quali risultano vaccinati, con almeno una dose, l’86% dei residenti in regione.
Sono ancora senza vaccino invece circa 25.000 persone. Per quanto riguarda il personale scolastico non residente e nemmeno iscritto al Ssr, ne risultano vaccinati in Lombardia al momento circa la metà, ovvero 21.000, tra docenti e non docenti. I dati tuttavia non sono completi, visto che parte di questi lavoratori potrebbero essersi vaccinati nelle regioni di provenienza.
Regione Lombardia lo scorso 8 marzo, quando si era aperta la campagna vaccinale per il personale scolastico, aveva creato inoltre una ‘white list’ di 333.481 persone (più ampia rispetto a quelle del Mef) impiegate a vario titolo anche nelle scuole d’infanzia, asili nido e corsi professionali. Fra questi sono stati considerati anche gli addetti alle mense e gli autisti degli scuolabus, che non sono conteggiati nella platea del ministero dell’Economia.
Fra gli appartenenti alla ‘white list’, risulta che l’87% dei residenti in Lombardia è vaccinato con almeno una dose; e 37.494 persone sono ancora senza vaccino. Per quanto riguarda i residenti fuori regione non iscritti al Ssr, sono 22.303 quelli non ancora vaccinati.
La ripresa dell’attività scolastica in Lombardia coinvolge più di 1 milione di adolescenti e giovani che frequentano 1.120 istituti. A loro si aggiungono circa i 100.000 bambini dei nidi e delle scuole dell’infanzia.