«Nessuno l’aveva fatto. C’ho provato io». Con la naturalezza dei suoi 15 anni, Riccardo Zorzi, campione di wing foil, ti risponde così quando gli chiedi com’è nata l’idea dell’impresa sportiva che ha compiuto nei giorni scorsi sul Garda: un downwind epico, una cavalcata a favore di vento con il wing foil, lungo l’intera direttrice nord-sub del lago, da Torbole a Desenzano.
Ma andiamo con ordine. Cos’è il wing foil? Chi frequenta il Garda, soprattutto l’alto lago, avrà avuto modo di vederne: si tratta di un’ala gonfiabile che si tiene in mano e permette di sfruttare il vento a bordo di una qualsiasi tavola, meglio se dotata di hydrofoil, alette che con la velocità creano una spinta verticale sollevando la tavola dall’acqua. È lo sport del momento sul Garda, così come sulle coste di tutto il mondo.
E Riccardo Zorzi, classe 2006, profilo Instagram @rickyzkite, residente a Cavaion Veronese e studente del secondo anno del liceo artistico di Rovereto, è già un asso della disciplina: campione italiano nel 2020, primo alla European Cup 2021 Freestyle, campione europeo 2021 under 16, terzo nel Freestyle Overall al Mundial du Vent 2021, disputato a maggio a Leucate, in Francia, dove si è confrontato i migliori professionisti wingfoiler del mondo.
E ora nel suo palmares Riccardo aggiunge anche questa impresa da record sul suo lago, compiuto lo scorso 18 agosto.
«E’ stata una giornata epica… La stavo aspettando dall’anno scorso – dice Riccardo – percorrere da Nord a Sud il Lago di Garda in solitaria con il mio WingFoil, un’impresa che nessuno, eccetto con imbarcazioni, ha affrontato fino ad ora. Per garantire la riuscita di questa sfida serviva un vento potente.. e quella mattina soffiava un “Peler”da 30 Knts. Ho voluto partire dal punto più a nord del lago, alla foce del fiume Sarca! Ore 6.40 ero in acqua: si parte!».
Continua Riccardo: «Ho iniziato a scendere lungo il versante destro del Trentino fino al confine con la Lombardia . Quando sono giunto in prossimità di Limone del Garda ho sentito il vento accelerare e la mia Wing 4.5 riempirsi di vento. Mi sentivo volare leggero, solo io, il vento e il mio amico Lago di Garda! Mi accompagnavano solo loro le raffiche, il rumore delle onde, ed ho iniziato a parlare con loro…».
«Mi stavo divertendo come non mai…potevo surfare tutte le onde che sembravano avvicinarsi a me per salutarmi. In breve sono arrivato nel mio home spot, Malcesine, dove ho salutato alcuni amici e proseguitò sfrecciando come non mai.. Nessuno sapeva quello che stavo facendo».
Ho continuato a passare da una costa all’altra del Lago, di paese in paese, surfando tra un Kite e Windsurf , cavalcando onde e trasportato dal bel vento. Un sogno che avevo immaginato da tempo si stava finalmente realizzando… mi cantavo le canzoni appena ascoltate in macchina che mi caricavano alla grande. Che bello avere la possibilità e la libertà di navigare senza la vela, solo trasportato dalla spinta dell’oda e dal vento.. auguro a chiunque di poter provare un’emozione così spettacolare».
La difficoltà della sfida era attese nel basso lago, dove il vento avrebbe potuto perdere di intensità. «Quando sono arrivato a Toscolano Maderno – continua il giovane wing foiler – ho trovato delle onde molto grosse e lunghe, la leggenda raccontata dalla gente del luogo parlava di una “secca“ che genera un’onda grossa… eccola davanti a me! Sarei rimasto per ore li… ma il mio obiettivo era raggiungere la parte sud del Lago, Desenzano del Garda. Mi sono lasciato alle spalle Toscano e ho puntato dritto verso Sirmione. Questo tratto del percorso è stato il più difficile perché non ero abituato a navigare senza le pareti verticali dei monti che bordano la riva, riferimenti molto importanti. Ero solo in mezzo al nulla e le rive erano lontanissime, qui non nascondo di aver provato un pò d’ansia, ma subito dopo mi sono detto: “C’è vento abbondante, sono sul mio foil, la vela è perfetta, dai Ricky, guarda solo all’obiettivo, Desenzano ormai è vicina“ e via… giù, giù tra un’onda e l’altra».
«Quando mi avvicino a Desenzano – conclude Ricky – trovo una schiera di persone che mi applaudono e fanno foto… una gioia immensa! Fantastico! Ero super felice, orgoglioso di aver mantenuto la promessa fatta al mio sponsor Sector No Limits, soddisfatto di avercela fatta da solo, senza aiuti , senza supporto, solo con le mie forze».
Riccardo ha percorso 68,48 km, zigzagando tra Torbole e Desenzano. 2 ore e 12 minuti dopo la partenza è già a Desenzano.
Record portato a casa e sfida lanciata a chi vorrà provare a fare meglio.
Intanto Riccardo, tesserato al Kite Center Garda Lake di Navene, si allena in alto lago tra Malcesine e Torbole. Attorno a lui windsurf e kite, ma anche, sempre più numerosi, wing foil, la nuova frontiera dello sport del vento.
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