Trentino: per i sommozzatori tampone gratuito (in attesa che si vaccinino)
TRENTINO - Dopo l'episodio di domenica a Campione, con i soccorritori che non hanno potuto salire sull’elicottero perché non vaccinati, la task force ha deciso: test gratis ogni 48 ore per garantire un servizio essenziale. Ma solo in settembre, poi chi non si vaccinerà dovrà proseguire con il tampone ogni due giorni a spese proprie.
L’episodio dio domenica scorsa, con i Vigili del Fuoco sommozzatori di Trento che non hanno potuto salire sull’elicottero per un intervento di emergenza perché sprovvisti di Green Pass (ne abbiamo scritto qui), ha fatto emergere il problema.
La Provincia autonoma di Trento ha trovato questa soluzione: potranno continuare ad operare facendo i tamponi, gratis. Almeno in settembre. In questo periodo avranno il tempo di mettersi in regola, vaccinandosi.
Si legge in una nota della Provincia: «I sommozzatori non vaccinati del Nucleo elicotteri dei vigili del fuoco potranno effettuare gratuitamente il tampone ogni 48 ore, entro il mese di settembre. Si tratta di una scelta che mira a evitare che il servizio di soccorso, essenziale per salvare vite, possa subire ritardi, e, contestualmente, punta a responsabilizzare il personale, dando loro il tempo per mettersi in regola autonomamente con il Green pass entro il mese in corso.
Il personale otterrà in modo gratuito il Green pass necessario per salire a bordo dei velivoli di soccorso con l’obiettivo di effettuare in tempi il più possibile ristretti gli spostamenti sul territorio per gli interventi di salvataggio in acqua.
Lo ha deciso la Task force Covid alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento, dell’assessore alla salute e dei dirigenti generali Raffaele De Col e Giancarlo Ruscitti e del direttore generale facente funzioni dell’Apss Antonio Ferro. Finito il periodo di gratuità del tampone – conclude la nota della Provincia -, gli interessanti dovranno valutare se vaccinarsi o proseguire con il tampone ogni due giorni a spese proprie. Le modalità operative saranno messe a punto dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari».
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