Nell’occasione, lo stesso Bertolaso è tornato sulla notizia comunicata dal governatore lombardo circa il fatto che la Lombardia, in tema di vaccinazioni anti-Covid, è pronta ad aiutare anche i Paesi africani, iniziando dalla Sierra Leone.
L’organizzazione prevede un ciclo “a 3 dosi” per le persone immunocompromesse (trapiantati e gravi immunodepressi) con somministrazione almeno dopo 4 settimane dalla seconda (con uno dei vaccini mRNA) e un richiamo con terza dose (con le indicazioni che arriveranno dal commissario Figliuolo) per 680.00 over80, 80.000 ospiti delle RSA e 396.000 operatori sanitari. Per queste categorie, il richiamo è previsto dopo almeno 6 mesi dalla seconda dose. Anche in questo caso è utilizzabile indifferentemente uno dei vaccini mRNA. “Si tratta di un’operazione preventiva” ha spiegato. “Non c’è una nuova ondata che ci aspetta domani mattina, ma è un modo per cautelare i soggetti più a rischio”.
“Come detto anche dalla vicepresidente – ha aggiunto – le nuove disposizione sul green pass hanno fatto sì che si rendessero disponibili nuove vaccinazioni per le prime dosi. Perciò cui è prevista dal 1 ottobre al 30 ottobre una ‘fase di Transizione’”.
Viene dunque allungata la fase massiva sino alla fine del mese di ottobre alla quale si affianca quindi la ‘fase 3’ perché “fino alla prossima primavera bisogna andare avanti a combattere”.
Bertolaso ha spiegato che, inevitabilmente, si riducono i grandi centri vaccinali, aumentano le somministrazioni negli ospedali e le Rsa che, entro novembre, saranno tutte pronte e disponibili. Allo stesso tempo, le 21 attuali farmacie, diventeranno 668 entro novembre.
“Abbiamo parametrato la capacità produttiva della ‘fase 3’ – ha continuato Bertolaso – su una capacità media che varia fra 20.000 e 65.000 somministrazioni al giorno. Siamo cioè in grado di coprire qualsiasi esigenza”.
La prenotazione avverrà sempre tramite il portale di Poste Italiane.