Incontro in municipio tra il Sindaco Guido Malinverno, il Prefetto Attilio Visconti e il nuovo direttore generale dell’Asst del Garda Mario Alparone. Presenti anche primari, vice primari e medici ordinari del nosocomio di Desenzano, grandi protagonisti del recente passato e del futuro sanitario locale.
“Sta iniziando un nuovo corso e serve che tutti i protagonisti siano uniti e facciano squadra: se pensiamo come un corpo e un’anima sola abbiamo già vinto la sfida all’80%, il resto lo farà la vostra qualità”. Con queste parole il Prefetto della Provincia di Brescia Attilio Visconti si è rivolto ai primari desenzanesi presenti in Sala Consiliare, in occasione dell’incontro organizzato dal Sindaco Guido Malinverno per riunire Asst, nella figura del nuovo direttore generale Mario Alparone, Comune e Prefettura.
E’ stato un momento di ricarica motivazionale per gli “eroi della pandemia” che hanno ricevuto encomi sin dai saluti istituzionali del primo cittadino: “Voi medici, assieme a tutto il mondo sanitario e ospedaliero, siete stati, e continuate ad essere con grandi sacrifici, l’àncora di salvezza per tutti noi, non solo a livello di tutela della nostra salute, ma soprattutto della percezione di sicurezza della cittadinanza. Anche per questo ringrazio di cuore Sua Eccellenza il Prefetto e il dottor Alparone per essere qui presenti: la vicinanza delle istituzioni in un momento difficile come quello che stiamo vivendo è fondamentale; raccontare cosa sta facendo l’Asst sul nostro territorio è motivo di tranquillità per i cittadini. I desenzanesi possono stare sereni, stiamo lavorando tutti assieme per avere una sanità sempre più vicina a tutte le esigenze”.
Sulla stessa linea d’onda il nuovo direttore dell’Asst del Garda Mario Alparone: “E’ stato un incontro molto importante e proficuo per me e per tutta l’azienda. Avere l’opportunità di avere il Sindaco e il Prefetto che danno il benvenuto al Direttore Generale e gli mostrano fiducia per gli impegni molto importanti che ci attendono da qui alla fine del mio mandato, è sicuramente di ottimo auspicio. Abbiamo molte cose da fare, ma queste sono occasioni importanti per mettere a terra tutti gli investimenti che ci sono e che fanno di questa azienda una delle più attenzionate da Regione Lombardia. Sta a noi sfruttare una situazione positiva come questa e mettere a disposizione le nostre potenzialità nell’interesse dei nostri pazienti. Il primo obiettivo a cui stiamo lavorando alacremente è raggiungere entro fine anno il 90% delle prestazioni erogate nel 2019 nel periodo prima del lockdown”.
In conclusione il Prefetto, Attilio Visconti, parte da una premessa in merito al suo ruolo all’interno della “squadra” formata da Comune e azienda sanitaria: “Abbiamo visto come l’organizzazione della sanità locale incida in maniera forte sulle aspettative e sul bisogno di sicurezza dei cittadini perché ha ricadute sulla socialità, sull’economia e sulla tutela delle famiglie: il Prefetto ha dunque il dovere costituzionale di inserirsi in questo contesto per garantire e sorvegliare su questi aspetti. Sono stato confortato tantissimo da questo punto di vista dalle parole del Sindaco, perché il sistema sanitario desenzanese, in uno spirito di continuità, non crea senso di insicurezza nei cittadini e se i cittadini sono tranquilli il profilo dell’ordine di sicurezza pubblica è rispettato. Ho trovato primari, vice primari, medici ordinari tutti ben disposti nei confronti del nuovo Direttore Generale con la volontà assoluta di fare spirito di squadra e soprattutto convinti che l’organizzazione avviata in questo primo mese vada già sulla strada giusta da perseguire.”
Il Prefetto ha chiuso poi con un appello sulla campagna vaccinale: “A voi medici mi sento di chiedere fortemente di instillare ancora di più una cultura della vaccinazione nei vostri pazienti. Intensifichiamo e puntiamo su questa strada perché è l’unica via che può portarci fuori dalla pandemia imposta dal Covid, liberando così di un grande fardello tutti gli operatori sanitari che devono dedicarsi al virus e a tutte le sue conseguenze. Siate categorici così come lo è stato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: negli spazi comuni le persone hanno il diritto che nessuno porti un pericolo di contagio”.