Il depuratore previsto a Gavardo cambia sponda?
GAVARDO - Il prefetto di Brescia, Attilio Visconti, commissario per il progetto della depurazione del Garda, ha chiesto ad Acque Bresciane una verifica sull'opportunità di costruire il depuratore di Gavardo non sulla sponda destra del fiume Chiese bensì su quella sinistra, in adiacenza a quello già esistente di A2A.
«Nella giornata di ieri il Prefetto di Brescia – si legge in una nota diffusa dalla Prefettura – ha ricevuto dal Presidente dell’Ufficio d’Ambito e ATO di Brescia il provvedimento conclusivo della Conferenza dei Servizi preliminare indetta in forma semplificata e modalità asincrona inerente il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento “Sistema di Collettarnento e depurazione a servizio della sponda bresciana del lago di Garda”.
Al di là degli aspetti da approfondire nelle tappe di sviluppo del progetto il Commissario è stato colpito dalle osservazioni relative all’opportunità ben specificata di andare a costruire il depuratore di Gavardo non sulla sponda destra del fiume Chiese bensì su quella sinistra, pertanto in adiacenza a quello già esistente di A2A.
Tali indicazioni sono sembrate, altresì, interessanti sia dal punto di vista della tutela ambientale, tenuto conto che la sponda destra del fiume sarebbe tutelata e verosimilmente migliorata con i ristori che il Ministero della Transizione Ecologica potrebbe assegnare ai Comuni interessati, sia soprattutto dal punto di vista economico, perché tale soluzione inciderebbe non di poco sulla spesa finale per la costruzione del depuratore.
In relazione a tanto – conclude la nota della Prefettura -, il Commissario ha invitato il Presidente del Consiglio di amministrazione di Acque Bresciane ad elaborare una verifica tecnica ed economica del progetto, comprendente i vincoli presenti, i cui oneri di spesa dovranno essere ovviamente tenuti in considerazione. Tenuto conto dei tempi ristrettissimi richiesti per la valutazione, il commissario ha pregato il Presidente del CdA di Acque Bresciane di fornire le osservazioni indicate entro il 30 ottobre prossimo».
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