Parte dal Festival dello Sport di Trento il tour mondiale della mostra dedicata a Paolo Rossi, il giocatore che – con la maglia azzurra – ha messo in ginocchio il Brasile dell’82.
Pablito è considerato un esempio di sofferenza, tenacia e rinascita: intorno alla sua figura di uomo e di calciatore è stata sviluppata l’esposizione ospitata al Palazzo delle Albere fino al 21 ottobre e inaugurata giovedì 7 ottobre. Non si tratta di una semplice raccolta di cimeli, ma di una vera esperienza che coinvolge il visitatore tanto da consentirgli persino di vivere direttamente dal campo di gioco la partita che ne ha consacrato il mito, grazie agli speciali visori 3D.
La mostra “Paolo Rossi, un ragazzo d’oro” è stata realizzata grazie alla collaborazione tra la Paolo Rossi Foundation e Sport Goals e ha come presidente onorario la moglie di Pablito, Federica Cappelletti. Direttore esecutivo dell’iniziativa approdata in anteprima mondiale a Trento è Marco Schembri, che sin dalla scomparsa di Rossi ha lavorato alla realizzazione della mostra che vede come curatrice Sharon Ritossa.
La mostra gratuita – alla quale hanno lavorato ben 70 persone – rimarrà aperta tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 10 alle 18. Nelle sale del Palazzo delle Albere, i visitatori hanno l’opportunità di ripercorrere tutte le più importanti tappe della vita del campione in varie sezioni: dagli esordi alla conquista del titolo di campione del mondo alla vita privata.
Per la narrazione sono stati scelti linguaggi e media differenti come la realtà virtuale, maglie originali, fotografie d’epoca cimeli di vario tipo, interviste, sound design e la Sala dei Masterpiece (Pallone d’oro e altri trofei di Spagna 82 e della sua carriera).
Nel corso dell’intervento che ha preceduto il taglio del nastro, l’assessore provinciale allo sport ha evidenziato il valore dell’esposizione che vede protagonista un eroe sportivo di assoluta grandezza. Un’esposizione che si inserisce nella cornice di un Festival riportato con coraggio in presenza, pur adottando regole restrittive per garantire la sicurezza degli appassionati.
Secondo l’esponente della Giunta, l’iniziativa assume uno speciale valore perché Pablito è un simbolo di riscatto e il “tour” della mostra a lui dedicata parte dalla città la cui squadra ha compiuto uno storico passaggio in serie C.
Il sindaco di Trento ha messo in luce il valore sociale dello sport e del calcio, di cui Paolo Rossi è un simbolo, mentre il direttore di Trentino Marketing Maurizio Rossini ha ricordato quanto Pablito amasse trascorrere le proprie vacanze ad Andalo e di come da diversi anni il calciatore scomparso lo scorso dicembre avesse stretto un legame particolare con il Trentino.
Il vicedirettore vicario della Gazzetta dello Sport e direttore scientifico del Festival dello Sport Gianni Valenti ha messo in luce il valore della mostra che il Festival ha l’onore di ospitare in anteprima ed ha parlato del grande lavoro di approfondimento favorito dalla famiglia del suo protagonista.
Il presidente del Comitato provinciale autonomo di Trento della Figc Stefano Grassi non ha nascosto il proprio entusiasmo, sottolineando come Paolo Rossi sia un esempio per i ragazzi e le ragazze che si avvicinano al calcio e di come l’approdo del Trento nel calcio professionistico sia una grande occasione di crescita.
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