Stufe a legna e impianti termici, come utilizzarli in sicurezza

E' arrivato il primo freddo ed è alle porte la stagione in cui si utilizzano diffusamente gli impianti di riscaldamento domestico. Ecco consigli e raccomandazioni dei Vigili del Fuoco.

Torna di attualità il tema dell’impiego in sicurezza di stufe e caminetti e della loro corretta manutenzione. I Vigili del fuoco raccomandano di prestare la massima attenzione nell’uso di apparecchi di combustione per evitare rischi di intossicazione e di incendio.

In caso di mancata pulizia del camino di focolari alimentati a legna o pellet, la combustione dei residui carboniosi, che si formano nei camini, può portare ad avere temperature anche di 1.000°C e, se la canna fumaria non è realizzata a regola d’arte, questo può determinare l’incendio del tetto con conseguenze gravissime. Inoltre, se la combustione non avviene correttamente, si può produrre monossido di carbonio che diffondendosi negli ambienti può causare intossicazioni che possono avere effetti molto gravi ed in taluni casi portare anche alla morte.

 

Le regole da seguire sono:

– l’installazione di un nuovo focolare, di qualsiasi tipo, deve essere affidata a personale qualificato, che verificherà attentamente le caratteristiche del locale di installazione e l’idoneità della canna fumaria utilizzata nell’intero percorso, dal focolare al comignolo;

– ogni focolare a legna deve avere la sua canna fumaria dedicata, idonea e ad uso esclusivo, sono da evitare soluzioni promiscue con altri focolari o apparecchi di diverso tipo;

– i focolari a legna, in tutte le possibili tipologie (caminetti, stufe, cucine, caldaie) ed alimentazioni (ceppi, pellets, cippato, bricchetti), devono essere utilizzati correttamente, con impiego di combustibile pulito ed essiccato; non utilizzare assolutamente il focolare per bruciare immondizia, imballaggi e residui vari: è pericoloso, altamente inquinante e vietato dalla legge;

– in caso di combustibili solidi prevedere la pulizia del camino ad inizio stagione, ogni volta che vi sia un malfunzionamento e almeno una volta all’anno (anche più se si utilizzano oltre 40 quintali di combustibile a stagione);

– affidarsi a personale qualificato anche per la manutenzione degli apparecchi e la pulizia dei camini;

– non ostruire le aperture di ventilazione che consentono l’apporto in ambiente di aria dall’esterno;

– per l’accensione non utilizzare alcool ma prodotti specifici ecologici e naturali;

– bracieri e griglie, a legna o carbonella, devono essere utilizzati esclusivamente in ambiente aperto; è assolutamente da evitare il loro utilizzo nei locali abitati o comunque chiusi, in assenza di ventilazione può essere letale;

– i “funghi” e “piramidi” a gpl, per il riscaldamento su terrazze, giardini, spazi esterni in generale, devono essere utilizzati esclusivamente in ambiente aperto, ventilato; impiegati in ambiente chiuso possono diffondere l’ossido di carbonio, con effetti anche letali;

– è pericoloso e vietato costituire scorte improvvisate di bombole di gpl, piene o vuote;

– nella gestione dei fuochi si raccomanda sempre un’attenta sorveglianza.

 

 

 

 

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