Cimento a Desenzano con pioggia e vento: vince Capovento dei Polettini
DESENZANO DEL GARDA - Pioggia e vento per le due prove d'apertura del Cimento Invernale della Fraglia di Desenzano del Garda con la 30° edizione di questa serie di regate, tornate dopo la pausa (causa il Covid) dell'edizione dello scorso anno.
La classe Dolphin 81, la più affollata tra quelle dei Monotipi, ha visto l’affermazione del “Capovento”, la carena di Marco Polettini, affidata al figlio Mattia e all’equipaggio che abitualmente regata con “Twister” (con i Bocchio, Mantù Azzi, Carè, Mogno).
I campioni delle Long distance del lago precedono in classifica (provvisoria) Umberto Grumelli che ha portato all’esordio il suo “Joker”, terzi i Campioni d’Italia di “Baraimbo” degli appassionati Imperadori e Razzi, sempre con Giò Pizzatti alla barra. Seguono i due gentlemen-skipper Giovanni Perani e Franceschino Crippa. Tredici, in totale, i Dolphin 81 sulla linea di partenza.
“Miseria Nera” di Acquaviva guida tra i piccoli Meteor precedendo la prima dama, Stefania Mazzoni della Canottieri Garda, terzo Mauro Cantone della pattuglia Trentina che arriva dal lago di Caldonazzo.
I Surprise vedono in testa lo storico “Speedy” di Bruno Bottacini (Yc Torri del Benaco) con Daniele Balzanelli al timone; seguono Michele de Rossi e Andreas Stamner, tutti skipper di riva veneta.
Nell’Orc davanti c’è “Dolce Vita”, l’Ufetto 22 del team di casa con Alessandro Archetti e Salvatore Granato. Ad inseguire sono gli skipper di riva veronese dei già citati Surprise nella doppia classifica ,in tempo corretto, con “Speedy” e “Surprendimi”.
Il Cimento tornerà ora il 28 novembre, mentre il 20 novembre e il 18 dicembre sarà la volta del Gel/Laser. In gara ci saranno singoli: Laser (oggi Ilca Standard e Radial ), il glorioso Finn, i sempre attuali Contender; nei doppi si riconfermano con ritrovato entusiasmo i Fireball che avranno come testimonial il team Stefanini-Borzani, Campioni d’Italia e Vice Campioni d’Europa, mentre per i singoli ci sarà il “Legend” (quasi 80 anni) Bruno Fezzardi con il suo Finn. Atteso anche il 69Er, triplo velico derivato da un 49Er olimpico (di fatto allungato a quasi 7 metri) ideato dall’architetto desenzanese Marco Po’ Lotti.
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