Spazio giovani nell’appartamento confiscato alla mafia
DESENZANO DEL GARDA - Legalità è cultura: libri e laboratori per crescere giovani cittadini consapevoli. In un appartamento confiscato a Rivoltella del Garda nascono uno spazio giovani e uno scaffale della Biblioteca della Legalità.
Uno spazio fisico per sperimentarsi, centinaia di storie e altrettanti universi per crescere e scoprire. Ieri mattina tutti questi spazi hanno preso forma grazie ad una doppia inaugurazione che ha visto, a Desenzano del Garda, la nascita di uno scaffale di BILL – la Biblioteca della Legalità, attivato grazie alla collaborazione tra l’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale – capofila del progetto Legami Leali – e i Sistemi Bibliotecari Brescia Est e Nord-Est Bresciano; e di uno spazio giovani che nasce all’interno di un appartamento confiscato alle mafie sito in via Padre Annibale Maria di Francia, in collaborazione con il Comune di Desenzano del Garda.
L’inaugurazione ha preso avvio con un momento d’incontro presso la Sala delle Muse di Villa Brunati, dedicato al ruolo dei libri e dell’educazione nella lotta alle mafie e per la legalità.
L’incontro ha visto i saluti di Annalisa Colombo, Assessore ai servizi sociali del Comune di Desenzano del Garda e Consigliere di Amministrazione dell’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale, e di Elena Bonometti, Presidente del sistema Bibliotecario Brescia Est; e gli interventi di Chiara Pinton, esponente del Coordinamento Nazionale BILL, delle magistrate Valeria Cigliola ed Elisabetta Morosini, tra i fondatori di BILL, e di Davide Pati, membro della Segreteria Nazionale di Libera contro le Mafie.
“Oggi” ha detto Colombo “si concretizza la volontà di dare ai ragazzi uno spazio fisico in cui trovare opportunità di formazione e sperimentazione creativa, attraverso cui trovare la propria strada e diventare adulti consapevoli. In quest’ottica, la contestuale inaugurazione dello scaffale della Biblioteca della Legalità crea un filo rosso tra legalità, giovani e cultura”.
Le storie, infatti, hanno il potere di farci scoprire vite e vicende di cui altrimenti non conosceremmo, e di immedesimarci: una biblioteca tematica all’interno di un bene confiscato diventa uno strumento per raccontare a chi lo frequenta cos’è la legalità. I libri del progetto BILL – bibliografia circolante di titoli per ragazzi nata nel 2012 da un progetto dell’International Board on Book for Young people (IBBY) e oggi divenuta una rete composta da 30 biblioteche in tutto lo Stivale – approfondiscono in modi diversi i quattro elementi che definiscono le situazioni di legalità: diritto, responsabilità, giustizia e dignità.
Una raccolta di 400 titoli che, grazie alla collaborazione fra l’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale – capofila del progetto Legami Leali – e i Sistemi Bibliotecari Brescia Est e Nord-Est Bresciano, arriva per la prima volta anche in provincia di Brescia, con l’attivazione del primo di due scaffali che viaggeranno fra le biblioteche del Garda e della Bassa Bresciana Orientale, per poi trovare casa negli immobili confiscati rigenerati dal progetto.
“Una delle principali caratteristiche della BILL è di essere una bibliografia circolante, che va incontro – soprattutto ai giovani – attraverso la formazione diffusa” ha sottolineato Chiara Pinton. “È importante ragionare con bambini e ragazzi, perché come adulti responsabili dobbiamo saper mantenere il confronto con loro: il futuro si costruisce solo insieme”.
Al termine dell’incontro, la mattinata d’inaugurazione è proseguita con una “staffetta della legalità” a cui hanno partecipato anche gli studenti di alcune classi della Scuola Media Catullo dell’I.C. Desenzano 1: ogni partecipante ha trasportato un libro da Villa Brunati fino allo scaffale posizionato all’interno del bene confiscato protagonista, accanto ai libri, dell’inaugurazione.
Si tratta di un bilocale sito in una palazzina di via Padre Annibale Maria di Francia, nella frazione di Rivoltella. Confiscato nel 2002 a un narcotrafficante e a lungo utilizzato dal Comune per progetti di residenzialità sociale, grazie alla collaborazione fra l’amministrazione di Desenzano del Garda e il progetto Legami Leali l’appartamento rinasce come spazio giovani dedicato ai ragazzi del territorio, un luogo dove scoprire i propri talenti e sperimentare, attraverso laboratori e iniziative, la legalità, la cura del bene comune, la collaborazione e l’attenzione al prossimo.
Lo spazio è stato attrezzato per ospitare attività di vario genere: dai laboratori tecnologici – grazie alla presenza di una termopressa e di stampanti 3D – alla sperimentazione musicale e radiofonica, ad attività manuali creative; ma si presta anche ai momenti di relax e convivialità, con la presenza di sedute morbide e di una cucina.
Le pareti dell’appartamento recano la scritta “Spazio Giovani Casa Cottarelli”: il Comune di Desenzano del Garda sta infatti ultimando l’iter per intitolare il bene confiscato a Luca Cottarelli, giovanissima vittima innocente di mafia, ucciso da Cosa Nostra il 28 agosto 2006 insieme alla sua famiglia a Urago Mella, quartiere residenziale di Brescia. La riattivazione dell’appartamento rientra in un progetto di filiera che coinvolge attualmente altri cinque beni confiscati siti sulla costa bresciana del Lago di Garda: lo scopo è costruire una rete di luoghi aperti e generativi per il territorio.
In quest’ottica, l’inaugurazione dello Spazio Giovani di Desenzano segue l’attivazione della Casa della Legalità “Emanuele Riboli” di Manerba del Garda, polo formativo dedicato ai temi delle mafie e del bene comune (ne avevamo scritto qui); e dell’appartamento “Piero Carpita” a Toscolano Maderno, alloggio per turismo responsabile (ne avevamo scritto qui).
Il progetto legami Leali
Legami Leali è un progetto di welfare comunitario, avviato nel territorio del Garda bresciano allo scopo di recuperare regole, opportunità, relazioni e responsabilità all’interno della comunità. Il progetto, co -finanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del programma Welfare in Azione, è stato avviato nel 2018 dall’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale, capofila, da otto cooperative sociali (La Sorgente s.c.s. Onlus; La Nuvola nel Sacco s.c.s. Onlus; Area s.c.s. Onlus; Tempo Libero s.c.s. Onlus; Il Calabrone s.c.s. Onlus; La Vela s.c.s. Onlus) e dal consorzio di cooperative sociali Laghi.
Il progetto promuove attività di sensibilizzazione della comunità e delle scuole sul tema della legalità, azioni di riutilizzo di immobili confiscati alla criminalità organizzata e beni comuni, percorsi di accompagnamento di minori e giovani adulti seguiti dai servizi sociali o a rischio di esclusione sociale, attraverso processi partecipati di cittadinanza attiva e di cura del territorio.
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