Minuscoli presepi realizzati nelle scatolette di latta delle razioni consumate al fronte, nella seconda guerra mondiale.
Creazioni natalizie che si rifanno alla «trench art», l’arte di trincea, e che serviranno a sostenere e finanziare le attività del MuRe, il Museo Recuperanti 1915-1918, che a Maderno, in via Benamati, allinea una straordinaria raccolta di memorie e reperti recuperati sui fronti bellici.
L’idea è di Paolo “Gibba” Campanardi, anima del museo e protagonista della fortunata serie tv «Metal Detective»: «Sono latte che abbiamo raccolto a vista nel corso dei decenni, materiale di scarso interesse storico, che comunque raccogliamo ugualmente per pulire i boschi e le montagne. Ci siamo chiesti cosa potessimo farne e abbiamo avuto l’idea del presepe».
Seppur di scarso valore, le scatolette del rancio dei soldati sono pur sempre una memoria storica significativa, dall’alto valore simbolico: «Così, abbinandole ad un prodotto del territorio, l’Amaro del Farmacista della farmacia Minelli, abbiamo confezionato questa idea regalo.
Il ricavato – spiega Gibba, che ha realizzato personalmente i piccoli presepe – servirà a finanziare l’attività del MuRe e a mantenere gratuito l’ingresso al museo, perché la storia deve essere fruibile da tutti».
La confezione con un presepe e una bottiglia di amaro costa 40 euro; sono in vendita direttamente al MuRe e presso la Farmacia Minelli.
Spiega il farmacista Giorgio Minelli: «Ci è piaciuta l’idea di sostenere il MuRe, una bella realtà del nostro territorio, e di abbinare il nostro Amaro ai piccoli ma preziosi presepi realizzati da Paolo “Gibba” Campanardi»