Cantiere Migross, il Centro Destra chiede chiarezza sulle volumetrie

TOSCOLANO MADERNO - Fa ancora discutere l'operazione Migross. Il Gruppo consigliare Centro Destra Toscolano Maderno: «Molto difficile capire cosa nascerà al posto del tanto sbandierato “ecomostro”».

Dopo l’intervento dell’assessore Ermanno Benedetti (ne abbiamo scritto qui), che ha spiegato le ragioni dei ritardi nei lavori di cantiere dell’opera promossa dal privato, sull’operazione Migross intervengono anche i consiglieri Alessio Campanardi, Giuliano Ivan Cappuccini e Teresa Maria Tranchida del gruppo consiliare Centro Destra Toscolano Maderno.

«La mano destra non sa cosa fa la sinistra – scrivono Campanardi e colleghi – o forse l’Amministrazione comunale non sa cosa vuole.

Ad oggi ci è molto difficile capire cosa nascerà al posto del tanto sbandierato “ecomostro”. L’assessore all’Urbanistica Edilizia del Comune comunica a mezzo stampa che i lavori del cantiere Migross sono stati rallentati da intoppi procedurali e da “sorprese” di cantiere.

Sempre l’Assessore continuando nella sua esposizione, riferendosi al vincolo archeologico già apposto sull’area interessata dai lavori, comunica che “gli uffici comunali nell’aver riscontrato tale vincolo hanno dovuto annullare parzialmente il permesso di costruire per consentire la sola demolizione del fabbricato ma non l’edificazione di quello nuovo”.

Ma allora ci chiediamo, lo scavo che ora occupa quasi l’intera area con quale permesso è stato realizzato?

Inoltre, sempre secondo l’Assessore, si pensa ad una “variante atta ad escludere dall’edificio aree che possono essere incluse nella fascia di rispetto idrogeologico del fiume”, vuol forse dire che l’attuale progetto e l’attuale scavo ricadono nelle fasce di rispetto del torrente Toscolano?

Infine – concludono Campanardi, Cappuccini e Tranchida -, sempre nello stesso articolo conclude l’Assessore “…ci auguriamo che l’operatore privato sappia condurre in porto questa operazione…”. Noi ci chiediamo: ma prima di tutto non è forse l’Amministrazione comunale che deve avere le idee chiare sull’ operazione e su come procedere? E poi, quanto sarà, in definitiva, il volume che verrà realizzato? Perché ad oggi e dopo l’intervento dell’assessore proprio non ci è chiaro».

L’edificio prima della demolizione.

 

I commenti sono chiusi.