In ansia di nascere. A Salò le opere di Nino Lupica

SALO' - Sabato 29 gennaio presso lo Studio d’arte galleria Artequarantuno di Salò si apre l’evento "InTessere" a cura di Anna Lisa Ghirardi con l’inaugurazione della mostra "In ansia di nascere. Nino Lupica".

Il progetto InTessere prevede tre mostre personali allestite, nel corso del 2022, presso il nuovo spazio artistico Artequarantuno di Salò. Filo sottile che lega le tre mostre è la tessitura, quella fisica della materia intrecciata e/o filata presente in alcune opere, e quella costituita da legami di altra origine, come lo stretto rapporto dell’opera di Nino Lupica con la letteratura, la natura e il mondo interiore.

Il termine InTessere è anche un gioco di parole che contiene il concetto di essere, rivolgendo lo sguardo al pensiero e alla ricerca introspettiva compiuta dagli artisti presentati.

Sabato 29 gennaio dalle 16 alle 19.30 inaugura la mostra “In ansia di nascere. Nino Lupica” a cura di Anna Lisa Ghirardi (29 gennaio – 13 febbraio).

 

La mostra, nata dalla collaborazione di Artequarantuno con l’Archivio dell’artista, è dedicata all’opera di Nino Lupica (1938 – 2015). Pittore, scultore e docente.

Studia all’Istituto Statale d’Arte di Catania e all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Nei primi anni Sessanta si trasferisce in Lombardia e frequenta la Scuola Libera del Nudo di Brera. Dagli anni Settanta insegna al Liceo Artistico di Bergamo e, a partire dai primi anni Novanta, è docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” di Como e successivamente Direttore.

Il suo percorso artistico è indissolubilmente legato alla passione letteraria. In gioventù interpreta graficamente i versi di Quasimodo, che conosce personalmente, e il romanzo I Malavoglia di Verga. In seguito altri capolavori della letteratura divengono fonte d’ispirazione, come le opere di Dante Alighieri, Calderón de la Barca, Manzoni, Baudelaire, D’Annunzio, Joyce, García Lorca, Montale e Luzi. Con quest’ultimo l’artista vive una prolifica collaborazione ed una lunga amicizia.

Un altro incontro importante, che ha dato vita ad un ciclo di opere inedite, è quello con Alda Merini. Negli ultimi anni vive tra Italia e Spagna, dedicandosi all’esplorazione della natura come metafora visiva delle vicende umane. Il suo viaggio si conclude a Lecco il 18 gennaio 2015, all’età di 76 anni.

Ha esposto in Italia e all’estero (Spagna, Svizzera, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Portogallo, Grecia, Danimarca, Israele, Canada). Si segnalano le mostre a: Galleria Gian Ferrari – Milano, Villa Manzoni – Lecco, Palazzo Strozzi – Firenze, Palazzo Sormani – Milano, Palazzo Piccolomini – Pienza, Vittoriale degli Italiani –

Gardone Riviera, Museo d’Arte Contemporanea – Lissone, MuSa – Salò e Real Academia de España – Roma.

Motivos Hispanicos – 1996 – China su carta – 210x290mm.

 

Sono presentate più di 40 opere, tra disegni, sculture e arazzi (tessuti dall’artista italo-argentina Kela Cremaschi).

Il percorso espositivo permette di esplorare parte del cospicuo lavoro che l’artista ha realizzato nel corso della sua carriera, con una particolare attenzione al lavoro grafico (sono esposti circa 30 disegni) in un ampio excursus cronologico che ci conduce dalla fine degli anni Ottanta al primo decennio del XXI secolo.

Sin dal primo sguardo rivolto alla sua opera, appare evidente la padronanza della grafia pittorica che egli possiede. Il suo ductus trova la sua massima espressione nel segno corsivo, che non si attarda troppo sulla superficie, scavando addentro, con una vena talvolta malinconica, talaltra drammatica e potente, capace di rendere lirica l’immagine. Non stupisce che la poesia sia per il pittore magma, parola da mescolare alla materia, al pigmento. Da essa trae spunto per un’esplorazione mai prettamente naturalistica, quanto più introspettiva ed esistenziale, tanto che la sua opera ha avuto spesso ragione d’essere, come egli afferma, in un <<serrato faccia a faccia con il linguaggio letterario>>, dal confronto con Verga a Manzoni sino a quello con l’opera lirica di Alda Merini, attraversando molteplici testi letterari.

In mostra una selezione di lavori è in dialogo con i versi di Dante, Federico Garcia Lorca, Charles Baudelaire, Mario Luzi (grande amico dell’artista) e Lucio Pisani.

Le opere esposte provengono dal’Archivio Nino Lupica, che ha sede a Lecco, città di adozione del Maestro, come i numerosi documenti scritti che le accompagnano: biglietti, quaderni, agende, fogli sparsi con trascrizioni di versi, citazioni letterarie e filosofiche, riferimenti biblici, ritagli di articoli di giornale, il tutto accompagnato da pensieri, annotazioni e disegni.

Dove finisce il sogno – 2006 – Scultura in bronzo su base di marmo – 610x240x210mm.

 

Documenti che rivelano un’insaziabile sete di pensiero. Nel 2021 è stata ultimata la capillare catalogazione- a opera di Federico Lupica, figlio dell’artista, e di Marcella Menichetti- di oltre 2000 opere, tra cui dipinti,

disegni e sculture, oltre alla cospicua documentazione relativa agli appunti sparsi.

Nell’opera dell’artista forte è la tensione verso la ricerca del senso esistenziale; come racconta il figlio Federico, Nino sapeva trovare stupore nella parola, in un dettaglio, nella natura: dalla bellezza di un verso a quella di una conchiglia, di una roccia, di un albero, con la meraviglia che conosce chi sa mantenere lo sguardo dell’infanzia, non certo per ingenuità.

In un piccolo taccuino nero Lupica scrive: «Essere in comunione reale e diretta con un’opera d’arte incentiva in noi il senso della realtà, ci fa capire che cosa significa esistere su questa terra, in pienezza e consapevolezza e ci ricorda che siamo tutti responsabili non solo di noi stessi ma del mondo».

Il titolo della mostra, In ansia di nascere, è estrapolato da un verso di Mario Luzi in Viaggio terrestre celeste di Simone Martini, raccolta di poesie che l’artista ha accompagnato con i suoi disegni. Questo verso esprime appieno la tensione che ha pervaso l’intensa esistenza di Lupica.

8 Marzo – 1992 – China su carta fotocopiata – 287x252mm

 

Artequarantuno è uno spazio polifunzionale: studio e galleria d’arte contemporanea, concept store. È un luogo di fermento intellettuale, che ospita anche corsi d’arte ed eventi culturali.

È nato nel giugno 2021, grazie alla collaborazione di Marcella Menichetti e Loredana Gares, amiche da vent’anni ed entrambe appassionate di arte e poesia.

 

 

 

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