Luca Pelizzari si è visto premiare il suo prodotto alla nona edizione del Concorso dei Grandi Mieli di Lombardia «Ape d’Oro 2021», bandito dall’Associazione Apicoltori Lombardi (qui tutti i premiati).
Il suo miele ha sbaragliato la concorrenza di altri 40 mieli di castagno provenienti da diverse zone della regione.
E pensare che a Luca Pelizzari la vittoria del premio era pure sfuggita. «Per via del Covid – racconta – e per il fatto che le cerimonie non vengono più svolte, dopo aver inviato i campioni non mi sono più interessato del concorso, le cui premiazioni si sono svolte, invece, il 21 novembre a Brescia. Quando mi è arrivata la rivista di apicoltura dell’associazione ho letto l’esito del concorso e con una qualche meraviglia ho scoperto di essere il vincitore nella categoria “Miele di castagno”. Pochi giorni fa sono andato a ritirare il premio costituito dall’ape d’oro e dal diploma di vincitore».
Luca Pelizzari, ex amministratore comunale ed ex presidente del Cai di Salò, pratica l’apicoltura a livello hobbistico da quando aveva poco più di 20 anni, curando a Sanico, dove vive, dai 10 ai 20 alveari, a seconda delle annate più o meno favorevoli. Per la cronaca, una parte del miele che produce (quello che non regala ad amici e conoscenti) viene commercializzato nel negozio dell’oleificio di Tignale, dove sono in vendita, oltre all’olio extravergine biologico tignalese, altre primizie e golosità gardesane.
«Il premio – commenta Pelizzari – mi inorgoglisce un po’, considerato il numero dei campioni presentati da tutta la regione e degli apicoltori che hanno partecipato. Forse anche il miele può entrare a pieno titolo tra i prodotti gardesani di qualità».
La raccolta dei campioni è terminata l’11 settembre 2021. In seguito gli assaggiatori iscritti all’Albo Nazionale Assaggiatori Miele, divisi in commissioni, hanno effettuato le analisi organolettiche e attribuito le valutazioni.
In base alle graduatorie stilate per ogni tipo di miele sono state poi assegnate le “apidoro” ai primi classificati in assoluto e a seguire le “apiargento” e i diplomi di qualità.
Nonostante l’annata sia stata fra le peggiori, se non la peggiore degli ultimi anni, sono stati presentati a concorso 267 mieli lombardi, un segno tangibile questo dell’impegno degli apicoltori lombardi e della loro volontà di presentare al pubblico i loro mieli e di mettere in vetrina la qualità dei mieli prodotti in Lombardia.