Rinnovabili, con “comunità energetiche” possibili risparmi sulle bollette
LOMBARDIA - Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il progetto di legge sulle "Comunità Energetiche Rinnovabili". Si tratta di soggetti di iniziativa locale che, in autonomia, producono, gestiscono e scambiano energia da fonte rinnovabile fra gli aderenti.
«La partecipazione alle comunità – si legge in nota di Regione Lombardia – è aperta ai cittadini, alle imprese e agli enti pubblici. L’obiettivo è fornire benefici ambientali, economici o sociali alla collettività nelle aree locali in cui opera. Le comunità energetiche infatti consentono di coniugare le esigenze di domanda e offerta attraverso l’incentivazione di energia prodotta da impianti a fonte rinnovabile e condivisa fra i partecipanti alla comunità.
Comunità energetiche, obiettivo diminuzione dei costi
“Con l’istituzione delle comunità energetiche – ha detto l’assessore agli Enti locali, Montagna, Piccoli comuni e Risorse energetiche, Massimo Sertori – potrà essere possibile una significativa diminuzione dei costi per la fornitura di energia sostenuti dalle famiglie e dalle imprese. Per la prima volta i consumatori assumono un ruolo attivo nel decidere le strategie che incidono sui costi”.
“L’energia prodotta e consumata dagli aderenti alla comunità energetica – ha continuato Sertori – è oggetto di incentivo in relazione alla quantità utilizzata e non al costo dell’energia sul mercato. Difatti l’autoconsumo e la condivisione sono sottratti completamente alle oscillazioni speculative del prezzo dell’energia”.
100 milioni per l’energia rinnovabile
“Il Pdl approvato oggi in Consiglio – ha sottolineato Sertori – è stato seguito fin dall’inizio con il mio assessorato. E avrà come effetto il sostegno amministrativo ai soggetti che vorranno istituire le comunità energetiche. Sarà anche un valido elemento per diffondere ai cittadini lombardi le straordinarie opportunità e risparmi che può dare questo istituto giuridico”.
“In coerenza con le comunità energetiche e al processo di transizione ecologica, abbiamo sviluppato numerose iniziative:
- Installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo: oltre 900 interventi sovvenzionati con un valore di 40 milioni di euro.
- Installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica, che consentono un aumento dell’energia condivisa: oltre 4200 installazioni per 18,1 milioni di euro di contribuzione.
- Azioni per la riqualificazione energetica di strutture pubbliche mediante l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, supportate con 15 milioni di euro”.
“La mia Direzione generale – ha concluso Sertori – ha inoltre programmato nuove azioni di supporto da attuare nell’immediato futuro con le risorse europee della programmazione 2021- 2027 destinando oltre 100 milioni di euro fondi comunitari allo sviluppo di infrastrutture e impianti a fonti rinnovabili per le comunità energetiche”.
Regione sostiene la transizione energetica
“Grazie a questo progetto di legge – ha affermato l’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo – Regione Lombardia investe sulle comunità energetiche come uno dei pilastri della transizione verso le fonti rinnovabili, attraverso iniziative dal basso che vadano nella prospettiva della tutela dell’ambiente e della riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti. Così come previsto dal Piano Regionale Energia Ambiente e Clima (Preac)”.
“La Lombardia – ha spiegato Cattaneo – vuole essere leader nello sviluppo sostenibile e nell’utilizzo delle fonti rinnovabili. L’approvazione del progetto di legge rappresenta un ulteriore tassello verso l’attuazione della transizione energetica. Questo permetterà alla nostra regione di proseguire con decisione nel percorso già avviato verso l’economia circolare”.
Rete diffusa per la produzione di rinnovabili
“Da uno studio del Politecnico – ha sottolineato l’assessore Cattaneo – si stima infatti che in Lombardia possano nascere nei prossimi anni da 3 a 6.000 comunità energetiche. Queste consentiranno di contribuire fino al 30% all’incremento previsto della produzione di fonti rinnovabili. Questo incremento è necessario al fine di rispettare gli obiettivi al 2030 del Preac, che prevede una riduzione di un terzo dei consumi e il raddoppio della produzione dell’energia da fonti rinnovabili”.
“Sono uno strumento concreto – ha concluso l’assessore Cattaneo – che nasce dal basso. E che Regione Lombardia intende sostenere in linea con il principio di sussidiarietà, favorendo la libera iniziativa dei territori e della società civile. E permetterà di abbassare il costo delle bollette attraverso la realizzazione di una rete diffusa di impianti di produzione e accumulo energetico che servirà i fabbisogni di abitazioni private, aziende, ospedali, scuole ed enti locali, riducendo i costi energetici”».
I commenti sono chiusi.