Il vessillo a cinque cerchi, accompagnato in Italia dalla delegazione di atleti di ritorno dalle Olimpiadi di Pechino, è stato sventolato dal governatore dal presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, salito sulla scaletta utilizzata per la discesa dei passeggeri dell’aeromobile.
La bandiera ha viaggiato, protetta da una teca che portava i nomi delle città ospiti delle edizioni passate, sull’Airbus 350-900 dell’Air China che ha riportato in Italia la delegazione olimpica.
La delegazione che ha visto in testa il presidente del Coni Giovanni Malagò e il ceo di Milano-Cortina Vincenzo Novari, è atterrata a Malpensa insieme a quattro degli atleti che in queste due settimane hanno fatto sognare gli italiani con le loro imprese: Federica Brignone (medaglia d’argento nello slalom gigante e bronzo nella combinata femminile), Arianna Fontana (oro nei 500m, argento nei 1.500 e nella staffetta mista), Francesca Lollobrigida (argento nei 3.000m nel pattinaggio di velocità su ghiaccio e bronzo nel mass start di pattinaggio di velocità su ghiaccio) e il cembrano Amos Mosaner (oro nel doppio misto del curling). Il presidente Fugatti ha salutato con particolare calore questi due ultimi atleti: Lollobrigida è infatti trentina d’adozione e si allena nell’impianto di Baselga di Piné.
Un momento significativo che chiude il passaggio di testimone fra Pechino 2022 e Milano-Cortina 2026 e dà ufficialmente il via al countdown per i prossimi giochi invernali.
“Ringrazio di cuore i nostri atleti che – ha evidenziato il governatore Fontana – sono i veri interpreti di questo grandissimo evento”. “Da questo giorno – ha continuato – abbiamo gli occhi del mondo puntati addosso, perciò dobbiamo lavorare sodo per centrare un traguardo storico. Sono sicuro che riusciremo a fare una grande Olimpiade: sarà anche un’Olimpiade nuova, che si svolgerà su due siti diversi e sarà sostenibile”.
Primi Giochi in due territori
“È la prima volta nella storia, infatti – ha aggiunto – che i Giochi Olimpici Invernali vengono ospitati da due territori. Di solito si svolgono in una città, così è sempre stato finora. Un’occasione unica dunque, per la Lombardia, per mostrare quanto siamo efficienti insieme e appassionati di sport e delle nostre due terre”.
“Ciò significa affrettare la realizzazione delle opere, fondamentali per le competizioni e per il collegamento dei territori: quel che resterà – ha concluso il governatore – saranno proprio le infrastrutture, una legacy fisica indispensabile e importante, in ottica di sviluppo turistico del nostro nord”.
“Finalmente è arrivata la bandiera olimpica in Italia – ha detto il sottosegretario Antonio Rossi – adesso bisogna essere concentrati sul risultato e andare avanti come gli atleti, per step e per obiettivi. Quattro anni sembrano lontani – ha puntualizzato – ma per tutti è invece un traguardo assai vicino, lo è per gli atleti come per gli organizzatori e per tutti i soggetti attuatori. Dobbiamo dunque lavorare assieme e con entusiasmo, perché saranno migliaia le persone coinvolte e migliaia coloro che assisteranno all’evento”.
Presente anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti: “Essere qui è motivo di grande orgoglio”. Fugatti ha evidenziato l’impegno concreto nel passare dalla fase progettuale a quella operativa, in vista dei Giochi invernali che tra quattro anni interesseranno anche il Trentino: “Il nostro territorio diventerà teatro di competizioni adrenaliniche come lo sci nordico, il salto con gli sci e il pattinaggio velocità. Dobbiamo preparare una straordinaria edizione, per vivere al meglio una storica opportunità di crescita e nuovo sviluppo”.
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha dichiarato: “Da Pechino a Milano-Cortina, il testimone oggi passa a noi. Un territorio di 22mila chilometri quadrati che rappresenta dinamismo economico e custodisce bellezze paesaggistiche uniche al mondo, e che unito darà vita a un progetto sportivo senza eguali nella storia dei Giochi Olimpici. Un sogno che diventa realtà, grazie al lavoro di squadra tra Istituzioni, imprese, atleti che insieme, già nel 2019 a Losanna, hanno iniziato questo viaggio sostenendo e promuovendo la candidatura di Milano Cortina 2026. Ora, che anche la bandiera passa ufficialmente nelle nostre mani, inizia il conto alla rovescia per quella che sarà l’Olimpiade che farà dialogare le città con le cime dolomitiche”.
E ancora: “Tra soli quattro anni toccherà proprio a noi, Veneto, Lombardia e Province Autonome di Trento e Bolzano, dimostrare la grande capacità del sistema pubblico-privato – continua Zaia -. Riporteremo Cortina sulla scena mondiale dello sport, ripetendo in chiave moderna i giochi a cinque cerchi del 1956. Una Olimpiade che nasce sotto una buona stella e con un progetto ambientale sostenibile che intende crescere ispirandosi ai principi dell’Agenda Onu 2030. Ci sono aspettative altissime, investimenti importanti e opere da realizzare ma sapremo affrontare questa sfida con lo stesso entusiasmo e determinazione che avevamo negli occhi a Losanna”.
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